Aversa – A quattro giorni dal Consiglio comunale che ha visto la maggioranza approvare senza colpo ferire tutti gli argomenti all’ordine del giorno per l’assenza completa dell’opposizione c’è chi prova a fare il bilancio dell’accaduto più simile ad una farsa che ad una “battaglia” politica arrivando alla conclusione che “cane che abbaia non morde”.
Un detto che definisce in maniera inequivocabile i consiglieri di opposizione che presi dalla smania di evidenziare ogni piccolo, presunto errore dell’amministrazione si dimostrano incapaci di fare sul serio perdendo l’occasione di mandare sotto la maggioranza che si era assentata al completo alla prima seduta del consiglio del 29 luglio finalizzato ad approvare il piano finanziario 2015 relativo ai costi del ciclo integrato dei rifiuti urbani, le tariffe della Tari, l’addizionale Irpef per l’anno 2015, la conferma di aliquote e detrazioni Imu 2015 e la conferma dell’aliquota Tasi 2015.
Per la maggioranza assentarsi in massa è stato come offrire su un piatto d’argento all’opposizione l’occasione per mandare sotto e, forse, a casa la coalizione che governa la città. Per l’opposizione non presentarsi al gran completo, alla seconda chiamata della prima seduta fatta dal presidente Stabile, è stato come sbagliare un calcio di rigore a porta vuota.
Perché presentandosi compatti i componenti dell’opposizione che, grazie alla fuoriuscita dalla maggioranza di Mimmo Palmieri, hanno raggiunto il numero di 12 e con la presenza di Stabile avrebbero resa valida la seduta, di conseguenza avrebbero potuto approvare o non approvare gli argomenti all’ordine del giorno creando le premesse per mandare a casa una amministrazione che considerano incapace di dare risposte concrete alla città. Invece, hanno presenziato alla prima seduta solo in cinque, disertando in massa la seconda dimostrando agli elettori che in fondo l’attuale amministrazione sta bene anche a loro perché è più facile criticare che governare. Per la maggioranza, forse, era un dato scontato altrimenti non avrebbero corso il rischio…o no?