M5S al sindaco: “Che fine ha fatto la Casa dell’Acqua?”

di Antonio Arduino

Aversa – Che fine ha fatto la “Casa dell’Acqua” che doveva essere realizzata per consentire ai cittadini di approvvigionarsi di acqua potabile proveniente dalla rete idrica che offre ampie garanzie di tutela della salute essendo buona, sicura e ottima da bere, perché certificata da rigorosi controlli periodici dell’Asl, e di acqua gassata pagando un prezzo simbolico?

La realizzazione era stata approvata all’unanimità dal consiglio comunale del 23 ottobre 2014, impegnando il bilancio dell’Ente ad una spesa di 10 mila euro per l’acquisto e la messa in sede della struttura, inoltre per attuare il progetto era stata preparata una specifica determina.

A distanza quasi di un anno la Casa dell’Acqua è ancora nel libro dei sogni. Da qui la necessità, per il Movimento Cinque Stelle, di sollecitare l’amministrazione a rendere concreta la decisione unanime del consiglio comunale trasmettendo una richiesta ufficiale al sindaco.

“Nella primavera 2014 – si legge nella nota del M5S – è stata avviata nel una petizione finalizzata alla installazione di una Casa dell’Acqua che eroghi con il sistema di distribuzione a kilometro zero, acqua depurata liscia e gassata ad un costo simbolico, trattandosi di un bene pubblico primario”. “Ad ottobre 2014 il consiglio comunale – ricordano i cinquestelle – ha approvato all’unanimità tale progetto ma, a distanza di quasi un anno, con sommo stupore degli aversani, quella delibera essere caduta nel dimenticatoio o peggio”.

“Ora, considerato che i chioschi dell’acqua negli ultimi anni si sono moltiplicati sul suolo nazionale superando addirittura le 1300 unità, l’ultimo è stato attivato a Cesa; visto che l’installazione, apporterebbe concreti benefici dal punto di vista economico alle famiglie e all’ambiente, riducendo ad esempio il consumo di bottiglie di plastica pet giacché il prelievo annuo di 200mila litri d’acqua da un chiosco eliminerebbe circa 120mila bottiglie pet da 2 litri, pari a circa 41mila chili di plastica e a 1500 chili di CO2 per la produzione e il trasporto, gli aderenti al Movimento Cinque Stelle invitano – conclude la nota – il sindaco a dare attuazione con cortese sollecitudine alla delibera e si dichiarano pronti a collaborare fattivamente per la realizzazione in tempi brevi del progetto”.

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