Aversa – Osama, il giovane marocchino, residente a Salice Salentino, nel Leccese, è stato ritrovato ad Aversa. L’ipotesi di un presunto rapimento, quindi, è stata scongiurata. Così come quella su un suo possibile “reclutamento nell’Isis”. La notizia del ritrovamento del 14enne è stata confermata dal console del Marocco, Vincenzo Abbinante.
A consentire allo zio ed al fratello di ritrovarlo è stato il tam tam della comunità marocchina in Italia, scatenatosi sui social e che segnalava la sua presenza in Campania. Il giovane Osama sarebbe stato notato in strada da alcuni suoi connazionali, che lo avrebbero riconosciuto ed invitato a cena, convincendolo quindi a contattare i familiari su Facebook, che da giorni erano in apprensione per lui.
Dopo decine e decine di segnalazioni che avevano indicato la presenza del giovane marocchino in diverse città italiane la svolta è arrivata la scorsa notte. Osama sta bene. È stato soccorso, visitato di sanitari e a breve rientrerà a casa dove lo attendono i genitori e i suoi due fratelli.
Martedì sera, a Salice, era stata organizzata una marcia per dimostrare un segno tangibile di vicinanza alla famiglia del ragazzino, che ha vissuto giorni di angoscia e speranza.
Osama era stato avvistato a Roma. Alla famiglia che lo ha ospitato ha riferito di essere arrivato in Italia da poco. Probabilmente gli hanno creduto pensando che fosse arrivato in Italia in modo avventuroso. E’ possibile che abbia trascorso anche qualche giorno nella Capitale. Quando Osama ha visto il fratello lo ha abbracciato, in lacrime, dicendosi pentito di quanto fatto. Sta bene e tornerà presto in Salento dove sarà ascoltato in questura.
“E’ stato quello che che avevamo sempre pensato – commenta il console onorario in Italia del Marocco Vincenzo Abbinante – una marachella che per fortuna si é conclusa a lieto fine. Ringraziamo tutti per l’aiuto dato, ma un ringraziamento particolare va alla comunità marocchina in Italia che sui social ci ha permesso di ricostruire passo dopo passo tutti gli spostamenti di Osama fino al suo ritrovamento”.