Arabia Saudita, bomba dell’Isis esplode in moschea: 17 morti

di Redazione

Abha – Una bomba in una moschea nella città meridionale saudita di Abha ha provocato la morte di 17 persone.  Lo riferisce la tv di stato. La neonata branca dell’Isis in Arabia Saudita ha rivendicato l’attentato suicida. Lo riferisce il Site, il sito di monitoraggio dell’estremismo islamico sul web.

La bomba, precisa l’agenzia saudita Spa, è esplosa nel luogo di culto del quartier generale delle forze speciali di polizia di Asir, mentre un gruppo di reclute era riunito per la preghiera. Tra i morti vi sono almeno 10 agenti, ha precisato un portavoce del ministero dell’Interno. L’ipotesi più accreditata al momento è che l’attentato sia stato compiuto da un kamikaze che indossava una cintura esplosiva.

L’attentato, tra i più sanguinosi mai compiuti contro le forze saudite, è avvenuto durante le preghiere di mezzogiorno, quando un kamikaze con la cintura esplosiva si è fatto saltare in aria. Fa seguito a quelli avvenuti nell’est del paese rivendicati da un nuovo ramo dell’Isis, il cosiddetto “Wilayat Najd”, Stato del Najd, che prende il nome dalla regione in cui e’ situata Riad.

Lo scorso 22 maggio oltre 20 persone sono morte in un attentato contro la moschea sciita di al Qadeeh, nel governatorato orientale di Qatif. Un nuovo attacco è avvenuto una settimana dopo il 29 maggio, davanti alla moschea sciita Imam Hussein di Dammam, sempre nell’area orientale del Paese.

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