Bergamo, accoltella due anziani: “Volevo uccidere, sono un fallito”

di Redazione

Bergamo – Era insoddisfatto della vita: senza lavoro, senza famiglia, senza prospettive. E allora aveva voglia di uccidere. Aveva in mente di diventare un serial killer per sfogare le sue frustrazioni ma i carabinieri lo hanno arrestato prima che riuscisse a portare a termine il suo folle piano.

Vincenzo Lanni, 49 anni, programmatore informatico di Bergamo ma domiciliato in un residence a Villa di Serio, è ora in carcere con l’accusa di duplice tentato omicidio. Giovedì 20 agosto ha accoltellato due anziani a distanza di poche ore: Antonio Castelletti, 82 anni, di Villa di Serio, e Luigi Novelli, 80, di Alzano Lombardo. Entrambi sono fuori pericolo.

L’aspirante killer ha confessato le due aggressioni nella notte tra il 21 e il 22 agosto, e davanti agli inquirenti ha raccontato tutto. Da alcuni anni era rimasto senza lavoro e senza soldi, dopo alcuni investimenti andati male. Arrivato alla soglia dei 50 anni, aveva tirato le somme della sua vita: “Ero insoddisfatto, mi sentivo un fallito. A quel punto mi sono detto: mi ammazzo o ammazzo qualcuno”.

Abbandonato il pensiero del suicidio “perché sono un vigliacco”, ha raccontato. Allora è passato all’alternativa: “Uccido una donna o un anziano, perché sono vittime più facili da colpire”. Poco prima delle 7, giovedì, la prima aggressione ad Antonio Castelletti, colpito al petto ma solo superficialmente. Allora, nel pomeriggio, ci ha riprovato con Novelli. Ha aggredito la sua vittima alle spalle, infilzando il pensionato alla schiena con un coltello da cucina senza però riuscire, nemmeno questa volta, ad arrivare fino in fondo. Soccorso nella biblioteca di Alzano Lombardo, l’ottantenne se l’è cavata con poco.

Non appagato, Lanni si è spostato a Bergamo città, in tasca le cuffiette dell’Iphone. Voleva usarle per strangolare una donna. Venerdì è stato a un passo dal colpire alla Rocca, in Città Alta: “Avevo visto una donna, ma poi è arrivata gente e allora ho rinunciato”, le sue parole.

Intanto, i carabinieri del nucleo radiomobile di Bergamo si sono messi al lavoro convinti che i due episodi fossero collegati e che a colpire fosse stata la mano di uno squilibrato. Ripreso da una telecamera a Villa di Serio e riconosciuto non solo dalle vittime ma anche dai bibliotecari di Alzano Lombardo, Lanni è stato bloccato venerdì sera. Ora è stato trasferito in carcere su disposizione del pm Fabrizio Gaverini.

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