Brescia Altra svolta nelle indagini sul duplice omicidio di via Valsalviore a Brescia. Nel pomeriggio di mercoledì 26 agosto, a 10 giorni dal delitto, gli agenti della squadra Mobile hanno arrestato i complici di Muhammad Adnan e di Sarabjit Singh, esecutori materiali dell’omicidio.
In manette sono finiti due indiani residenti a Mairano e Rebecco D’Oglio, nel Cremonese, prelevati dalle forze dell’ordine nelle rispettive abitazioni e portati in Questura per essere interrogati. In serata il trasferimento in carcere, ma non a Canton Mombello dove si trovano Adnan e Singh. Stando a quanto riferito dagli investigatori, i due uomini erano tranquilli e non sospettavano di essere nel mirino degli inquirenti.
Il più coinvolto nell’omicidio sarebbe il 42enne di Mairano, ex titolare di un kebab di Azzano Mella. Viky, questo il cognome dell’uomo, avrebbe ospitato i due killer la sera prima dell’omicidio, al quale avrebbe anche dovuto prendere parte, salvo poi tirarsi indietro. L’uomo avrebbe anche fatto da tramite tra i killer e l’indiano proprietario di un negozio d’alimentari (residente nel Cremonese), che ha poi venduto il fucile a canne mozze utilizzato per freddare Francesco Seramondi e Giovanna Ferrari, non di sua proprietà ma risultato rubato. A casa di Viky pare dimorasse anche Singh, che si guadganava da vivere con dei lavoretti saltuari. Dovrà rispondere di concorso in omicidio plurimo premeditato, ricettazione e detenzione di arma.
Apparterrebbe invece al 29enne indiano residente del Cremonese, accusato di ricettazione e detenzione di arma, la pistola utilizzata lo scorso primo luglio per l’agguato al dipendente albanese di Frank, Arben Corri.
Le indagini sono quindi in dirittura d’arrivo. Rimane da individuare la persona che ha fornito ai killer le armi da fuoco, stabilire chi ha materialmente sparato al dipendente di Frank (il pakistano Adnan accusa il complice Singh, il quale nega ogni responsabilità) e far luce sul movente. Il pakistano continua a sostenere di avere ucciso Frank “perchè guadagnava di più”, ma la versione non convince gli inquirenti.