Napoli – “Assistiamo con il Governo Renzi ad una consolidata e preoccupante involuzione antidemocratica, un’accelerazione fortemente autoritaria dell’assetto istituzionale, tutta di stampo liberista”. È l’inizio di un post pubblicato su Facebook dal sindaco di Napoli, Luigi de Magistris: nel mirino ancora il premier Matteo Renzi.
“Contro le autonomie ed a favore di un centralismo anti libertario – si legge ancora – Premier non eletto, nominato dalla casta. Uso bulimico ed abnorme – in violazione della Costituzione – dei decreti legge e del ricorso alla fiducia. Ribaltamento eversivo della Costituzione con l’utilizzo della legislazione ordinaria, a colpi di maggioranza. Attacco al diritto al lavoro con il jobs act, riduzione di diritti e dignità delle lavoratrici e dei lavoratori. Smantellamento della scuola pubblica. Lottizzazione dei servizi pubblici e di interesse pubblico”.
“A Bagnoli, ora, Renzi, dopo anni ed anni di omissioni, sprechi, affari e crimini, quando abbiamo finalmente messo in campo l’azione di rilancio smascherando anche gli autori dei disastri del passato, invece di dare alla Città le risorse per la bonifica – dovere di Stato trattandosi di un Sin (Sito di Interesse Nazionale ) – ha deciso di commissariare”, scrive ancora il sindaco.
Poi cita Francesco Rosi: Renzi “vuole mettere le mani sulla città con le stesse logiche di potere che hanno distrutto parte del nostro Paese. A Napoli non comandano più le segreterie del sistema partitocratico, le cricche, i patti masso-mafiosi, le lobby. Vogliono aggirare la nostra autonomia e la nostra esperienza colpendoci dall’alto. Vi abbiamo scoperti. Volete occupare – con violenza di Stato e con poteri speciali – la nostra terra e affidarla a mani sbagliate”.
“Di fronte alla violazione della Costituzione, all’occupazione violenta del territorio – continua il sindaco – all’abuso della legge, all’uso illegittimo del diritto, alle derive autoritarie, c’è un unico rimedio: ora e sempre Resistenza. Sarebbe un delitto morale non resistere. Ecco perché la nostra Città si proclama Derenzizzata. Perché siamo per la democrazia, per la diffusione del potere, per la distribuzione del denaro, per la lotta alle disuguaglianze, per la giustizia, per il Popolo. Resisteremo ricorrendo alla giustizia costituzionale, ordinaria ed amministrativa. Resisteremo con il referendum. Resisteremo con la disobbedienza civile. Resisteremo nelle piazze, nelle strade e nei vicoli della nostra Città”.
“Resisteremo con la lotta politica. Resisteremo con la fantasia e la creatività di cui siamo capaci. Resisteremo con l’amore della non violenza. Contro l’oppressione delle nostre vite, resistiamo con la liberazione dei corpi, delle coscienze e dei cuori. Costruiremo reti di resistenza ovunque contro il sistema, a Napoli e altrove. Siamo onesti e non ci facciamo occupare con mani e denari sporchi che puzzano di compromesso morale, meglio essere un po’ brutti e sporchi, ma onesti, che essere tirati a lucido ma con la coscienza sporca. Possiamo vincere e comunque lotteremo. Solo chi non lotta ha già perso”, conclude.