Cacciabombardieri americani oggi hanno compiuto, per la prima volta, un raid aereo nel Nord della Siria, decollando da una base nel Sud della Turchia, il cui uso è stato concesso dalla Turchia con un accordo sottoscritto il 29 luglio scorso, proprio per permettere di bombardare più agevolmente le milizie del califfato. A riferirlo la Cnn citando due fonti diverse della Difesa statunitense.
Poco prima, il ministro degli esteri turco Mevlut Cavusoglu aveva affermato che Turchia e Stati Uniti “hanno fatto progressi” riguardo all’uso della base militare turca di Incirlik (che si trova a una sessantina di chilometri dal confine siriano) da parte degli aerei Usa e che “gli aerei americani stanno cominciando ad arrivare”.
“Presto – ha aggiunto – lanceremo una completa lotta contro Daesh”, l’acronimo arabo per Stato islamico. La Turchia aveva dato il via ai raid contro l’Isis per la prima volta a fine luglio: si è trattato di bombardamenti a tappeto che secondo il governo turco avrebbero colpito almeno 35 miliziani.
Altre fonti turche hanno inoltre precisato che il raid è stato compiuto da un drone, e che è stato bombardato un obiettivo “nei pressi di al-Raqqah”, la capitale di fatto del califfato proclamato un anno fa dai jihadisti sulle aree che controllano.