Livorno – “Ci siamo ripresi dei momenti da passare insieme, che ci hanno ingiustamente negato per tanto, tanto tempo”. Parla ai microfoni della Tgr Toscana il padre livornese, Alessandro Del Grande, 39 anni che si è allontanato giovedì con il figlio di 5 anni, eludendo la sorveglianza degli assistenti sociali.
La fuga si è conclusa venerdì pomeriggio, dopo quasi 24 ore, l’uomo e il bambino erano all’Acqua Village di Cecina. “È veramente doloroso leggere che si è parlato di rapimento”, ha osservato l’uomo. “Siamo stati bene insieme, ha fatto bene a entrambi, ci siamo rifocillati entrambi della presenza reciproca, ci ha rincuorato e incoraggiato per andare avanti”. Quanto alla possibilità o meno di avere contatti in futuro con il figlio, ha detto: “Io spero che ci mettano umanità”.
“Il bambino ha trascorso una nottata serena con la mamma – dice l’avvocato della madre del piccolo, Paola Bernardo – e questo è il nostro principale obiettivo: garantirgli serenità in un ambiente familiare il più possibile sereno. Non ha raccontato nulla del suo tempo trascorso con il padre e dunque non sappiamo dove abbiano trascorso la notte precedente”.
Resta sul tappeto una querela per sottrazione di minore e una vicenda giudiziaria che rischia di intrecciarsi e renderla ancora più complessa con la battaglia legale per la separazione, culminata il 31 luglio in un provvedimento del Tribunale di Livorno che impone al padre visite protette al figlio in presenza degli assistenti sociali.
“Dal nostro punto di vista – ribatte il legale dell’uomo, Marco Guercio – le modalità di gestione del figlio sono già assai ristrette: il Tribunale ha individuato una strada non congrua per una persona non malata, né pericolosa. È un provvedimento irragionevole che ha determinato questa sua reazione. Ingiustificata ma fatta per compiere un gesto simbolico e rivendicare il diritto di un padre di vivere alla luce del sole il suo rapporto con il figlio. Infatti non si è mai nascosto: ha trascorso una giornata all’Acquavillage e credo, anche se non me lo ha detto, che abbia perfino dormito in una struttura ricettiva. Al bambino aveva già detto che la sera lo avrebbe riaccompagnato a casa dopo la giornata trascorsa a giocare insieme”.