Napoli – Luigi Galletta sarebbe una vittima innocente della faida di camorra che sta insanguinando il centro storico di Napoli. E’ una delle piste che seguono gli investigatori per l’omicidio del 21enne gommista, morto in un agguato compiuto lo scorso 31 luglio nella sua officina di via Carbonara.
Forse una vendetta da parte dei fedelissimi di Pasquale Sibilillo, ventenne latitante, ritenuto tra i capi della cosiddetta “paranza dei bimbi”, a cui è stato ucciso il fratello Emanuele.
Prima di essere ucciso i sicari del “baby clan” lo avrebbero interrogato, minacciato e picchiato, per poi tornare qualche ora dopo e ammazzarlo. Da lui volevano ottenere qualcosa, di cui il giovane meccanico sarebbe stato depositario inconsapevole: forse un’informazione, un indizio, un “favore”, la targa di uno scooter o le abitudini di un cliente. Sta di fatto che Galletta era estraneo ai contesti criminali di cui però è rimasto vittima.