Salvatore Girone, uno dei marò sotto processo in India, è stato ricoverato in ospedale, a New Delhi, dopo aver contratto una malattia infettiva tropicale, la Dengue.
Il padre, Michele Girone, però rassicura: “Salvatore ha preso questa infezione e si sta curando. Ora sta un po’ meglio, ma non sappiamo come evolverà questa faccenda”. La moglie Vania e i figli sono partiti per l’India.
Anche dal Ministero della Difesa, che ha inviato in India due medici militari, usano toni poco allarmistici: “Al momento le condizioni del fuciliere di Marina non destano particolari preoccupazioni e la malattia sta seguendo il normale decorso”. Nel comunicato si legge che “l’invio di due medici militari rientra nella prassi laddove un militare in servizio all’estero abbia problemi e non sia presente una struttura sanitaria militare nazionale a cui appoggiarsi come accade nei vari teatri operativi”.
Per quanto riguarda la situazione processuale, lo scorso 26 agosto la Corte suprema indiana ha sospeso tutti i procedimenti giudiziari riguardanti Salvatore Girone e Massimiliano Latorre “fino a nuovo ordine”. La decisione è stata adottata dopo dell’ordinanza emessa il 24 agosto dal Tribunale del Mare di Amburgo. Fissata una nuova udienza il 13 gennaio 2016, due giorni prima della scadenza del nuovo permesso di sei mesi di permanenza in Italia concesso a Latorre per motivi di salute.
I due fucilieri, arrestati a New Delhi 19 febbraio del 2012, sono accusati dell’omicidio di due pescatori indiani a bordo della loro barca, al largo delle coste del Kerala. Era il 15 febbraio di quell’anno e i due marò si trovavano in servizio anti-pirateria sulla petroliera “Enrica Lexie”. Da allora è nato uno scontro con l’India sulla giurisdizione del caso che non ha trovato ancora soluzione. Latorre si trova in Italia dopo un’operazione al cuore, Girone è invece rimasto in India, alloggiato nella dependance annessa all’ambasciata italiana della capitale indiana.
