Sono almeno 200 i migranti morti dopo il naufragio di due barconi, avvenuto la scorsa notte, al largo delle coste libiche occidentali. I cadaveri sono stati individuati dalla Guardia costiera libica davanti alle coste di Zuwara. Quaranta corpi erano nella stiva di una delle imbarcazioni arenatasi su una spiaggia, altri 160 galleggiavano in mare. Tra le vittime migranti da Siria, Bangladesh e diversi paesi dell’Africa sub-sahariana.
Secondo quanto riporta la Bbc, che cita “residenti e responsabili” libici, uno dei barconi ha lanciato una richiesta di aiuto, aveva a bordo circa 50 persone mentre “il secondo, affondato molto dopo, trasportava 400 passeggeri”. Fonti locali hanno precisato che un “centinaio di migranti sono stati tratti in salvo”, e che i sopravvissuti sono stati ricoverati nell’ospedale cittadino.
1430 migranti salvati in 10 operazioni – Intanto, sono circa 1430 i migranti soccorsi ieri nel corso di 10 distinte operazioni coordinate dalla centrale operativa della Guardia costiera a Roma del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Viaggiavano a bordo di gommoni e barconi in difficoltà al largo delle coste libiche e le operazioni di salvataggio hanno visto operare numerose unità della guardia costiera, tra le quali le motovedette CP302 e CP320 di Lampedusa, che hanno soccorso due gommoni con a bordo rispettivamente 135 e 134 migranti (dei quali 42 donne e 6 bambini), nonché la motovedetta che ha soccorso un gommone con a bordo 103 migranti.
Inoltre, nave Corsi CP906 della guardia costiera ha soccorso altri 4 gommoni, inizialmente assistiti dall’unità Sea Watch, salvando complessivamente circa 454 migranti, parte dei quali, al termine delle operazioni sono stati trasbordati su nave Diciotti CP941 della guardia costiera. Quest’ultima, ancora, impegnata in concomitanti operazioni di soccorso, ha inizialmente tratto in salvo 113 migranti (dei quali 6 donne e 107 uomini) a bordo di un gommone e, successivamente, ha imbarcato i 370 migranti che si trovavano a bordo di un barcone precedentemente soccorso da nave Grecale della Marina militare.
300mila sbarcati e 2500 morti da inizio 2015 – Ormai ha superato la soglia dei 300mila il numero di rifugiati e migranti che hanno attraversato il Mediterraneo dall’inizio dell’anno per giungere in Europa. Il dato stimato dei morti e dispersi è di circa 2500. Lo rileva l’ultimo bilancio aggiornato reso noto a Ginevra dall’Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr).