Napoli – A lanciare per primo la pietra nello stagno è stato Umberto De Gregorio. Il presidente dell’Eav aveva proposto Antonio Bassolino come uno dei “tre saggi” che avrebbero dovuto scegliere il prossimo candidato del Pd a sindaco di Napoli. Ne è nata una polemica agostana.
Pina Picierno ha proposto in alternativa una nuova “Fonderia”, un meeting come quello tenutosi a settembre a Città della Scienza per decidere chi dovrà correre per Palazzo San Giacomo tra i democrat. De Gregorio ha attacco al kermesse organizzata dalla Picierno definendola un “flop” e l’europarlamentare casertana ha replicato invitando De Gregorio ad occuparsi dell’Eav.
Intanto, il diretto interessato, Bassolino, in vacanza in Cilento, invita tutti a non tirarlo in sterili polemiche e a lasciarlo godersi i nipotini.
Il segretario metropolitano del Pd, Venanzio Carpentieri, ha invece tracciato una sua road map, consultazioni con forze sociali e politiche per scrivere un programma per la città. Se non si confluirà sul nome di un candidato unico si ricorrerà alle primarie.
Comunque andrà a finire, sicuramente nei prossimi mesi i nomi che gireranno saranno tanti: tra questi lo stesso Bassolino, Graziella Pagano, Andrea Cozzolino e Umberto Ranieri.
Continua, nel frattempo, la corsa verso la riconferma a sindaco Luigi de Magistris che ha incassato l’appoggio del transfuga del Pd Stefano Fassina.
Il centrodestra, invece, continua a discutere su chi sarà il suo candidato. Non mancano le “autocandidature”, a partire da Gianni Lettieri. Altra incognita è il MoVimento 5 Stelle che alle ultime regionali ha avuto un exploit e potrebbe insidiare da vicino gli altri aspiranti sindaco.