Reggio Calabria – Gli agenti dell’Interpol hanno curato il trasferimento di sei persone – cinque uomini e una donna – catturate a Malta, il 22 luglio scorso, in esecuzione del mandato di arresto europeo emesso nei loro confronti, in quanto coinvolti nell’operazione “Gambling”.
Dopo la concessione della autorità maltesi, i sei, tutti calabresi, sono stati trasferiti, a bordo di velivolo dell’Aeronautica Militare, dall’aeroporto di Malta a quello di Reggio Calabria, dove sono stati presi in consegna dai carabinieri e dai finanzieri dei comandi provinciali di Reggio Calabria, che hanno provveduto alla notifica delle ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse il 13 luglio scorso dal Tribunale di Reggio Calabria.
L’operazione “Gambling” aveva dato un duro colpo al gioco illecito on line controllato dalla ’ndrangheta. In particolare, erano state eseguite 28 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 13 misure cautelari degli arresti domiciliari e sei misure cautelari non detentive (divieto di dimora ed obbligo di presentazione), nonché il sequestro di 11 società estere, 45 imprese operanti sul territorio nazionale, 1500 punti commerciali, 82 siti nazionali e internazionali e innumerevoli immobili, il tutto per un valore stimato pari a circa 2 miliardi di euro.
Dalle indagini emergeva un giro d’affari di diversi miliardi di euro. Con il gioco online la ‘ndrangheta ripuliva i soldi sporchi facendoli passare da Malta e da altri paradisi fiscali come le Antille olandesi, Panama e la Romania.
Su richiesta del procuratore Federico Cafiero De Raho e dei sostituti Giuseppe Lombardo e Stefano Musolino, venivano sequestrate anche la società Betuniq e le scatole cinesi create ad arte per riciclare il denaro sporco della ‘ndrangheta. Undici tra le società coinvolte avevano la sede all’estero (sei a Malta, una in Austria e due in Romania), ma il centro decisionale e operativo era a Reggio Calabria. Dalla città dello Stretto, in sostanza, la cosca Tegano gestiva il business delle scommesse.
