“Le persone che hanno cominciato una nuova unione dopo lo scacco del loro matrimonio sacramentale non sono assolutamente scomunicate, e non devono assolutamente essere trattate come tali: fanno sempre parte della Chiesa”. Lo ha dettopapa Francesco durante la prima udienza generale dopo la pausa estiva aprendo ai risposati.
“La Chiesa sa bene – ha sottolineato – che tale situazione contraddice il sacramento cristiano, tuttavia il suo sguardo di maestra attinge sempre a un cuore di madre, cerca sempre il bene e la salvezza delle persone”.
“Ecco perché – ha rimarcato a questo punto papa Bergoglio – per amore della verità la Chiesa sente il bisogno di ben discernere le situazioni, come spiega Giovanni Paolo II nella ‘Familiaris consortio’, tra chi ha subito la separazione rispetto a chi la ha provocata, si vuole fare questo discernimento”.
“Come potremmo raccomandare a questi genitori – si è quindi chiesto il Papa a proposito delle coppie che hanno fallito il matrimonio sacramentale – di fare di tutto per educare i figli alla fede cristiana, con esempio di fede convinta e praticata, se li tenessimo lontano dalla vita della comunità, come se fossero scomunicati?”.
Facciamo in modo, ha esortato il Pontefice, “di non aggiungere altri pesi oltre quelli che i figli già in questa situazione si trovano a dover portare, purtroppo il numero di questi bambini e ragazzi è davvero grande, è importante, che sentano la chiesa come madre attenta a tutti sempre disposta a incontro e ascolto”.