Roma- È stato rilasciato su cauzione dal tribunale di Gerusalemme l’attivista italiano Vittorio Fera. L’uomo era stato fermato a Nabi Saleh, in Cisgiordania, con l’accusa di aver lanciato pietre contro i militari israeliani.
L’attivista si trovava sul luogo per filmare gli scontri tra palestinesi e esercito israeliano e aveva documentato le reazioni seguite al fermo di un dodicenne palestinese, immobilizzato in maniera brutale da un militare israeliano. Per Fera, inoltre, è stato disposto anche un prolungamento delle indagini fino all’8 settembre.
La Farnesina ha reso garantito che funzionari dell’Ambasciata d’Italia a Tel Aviv hanno assistito questa mattina alla prevista udienza di convalida presso il Tribunale di Gerusalemme.
L’Ambasciata resta costantemente in contatto con il connazionale, per fornire ogni tipo di assistenza, con l’International Solidarity Movement e con le Autorità israeliane.Il movimento si era battuto in difesa dell’attivista, bollando le accuse come totalmente infondate.
Dopo l’aumento della tensione negli ultimi tempi, il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha annunciato l’adozione di nuove misure per accrescere la sicurezza in Cisgiordania e a Gerusalemme. Le misure prevedono un aumento delle forze di polizia e ulteriori protezioni blindate per i veicoli.