Roma, operatore dell’ambulanza ruba soldi ad una donna morta

di Redazione

Roma – La Croce Rossa di Roma ha sospeso tutti i membri dell’equipaggio di un’ambulanza dopo l’arresto di uno degli operatori, accusato di aver rubato dall’abitazione di una donna morta, ai Parioli.

“Un episodio gravissimo, – ha detto il presidente Flavio Ronzi – che non può infangare il lavoro dei nostri uomini”. Le banconote sottratte all’anziana, 250 euro, sono state trovate in un pappagallo medico all’interno dell’ambulanza.

L’operatore arrestato dalla polizia è accusato di furto aggravato per aver rubato il denaro durante un intervento a casa di un’anziana deceduta: a chiamare il 113 è stata la portiera dello stabile, che ha raccontato di aver visto l’uomo, un 31enne, prendere il denaro da un cassetto dell’abitazione dell’anziana. All’interno del mobile la donna custodiva circa 3mila euro, ma il soccorritore è riuscito ad arraffarne solo 250 perché è stato colto sul fatto dalla portiera.

Dopo l’arresto e il ritrovamento del denaro all’interno dell’ambulanza, la Croce Rossa di Roma ha immediatamente preso provvedimenti e ha annunciato che si costituirà parte civile al processo. “Abbiamo avuto notizia dal Commissariato di Villa Glori del fermo di un infermiere di Croce Rossa per sospetto furto ai danni di una signora per cui era stato richiesto un intervento dell’ambulanza per avvenuto decesso. – spiega il presidente – Abbiamo sospeso dal lavoro con effetto immediato l’intero equipaggio dell’ambulanza. Ove fosse accertato il reato saremmo di fronte ad un fatto gravissimo che non può infangare il lavoro e l’opera prestata dai nostri operatori sanitari. Chi tradisce il valore del lavoro di soccorritore e di operatore sanitario commette un doppio reato e per quanto ci riguarda è fuori da Croce Rossa Italiana”.

Ronzi garantisce che “da parte nostra non ci sarà nessuna pietà per chi ruba e la massima fermezza per tutelare non solo chi onestamente presta soccorso e svolge il proprio lavoro ma soprattutto i cittadini romani che devono avere il massimo rispetto da parte nostra e la massima fiducia in Croce Rossa Italiana. Anche per questo ci costituiremo come parte civile nel procedimento che auspico avvenga in tempi rapidissimi e senza alcuno sconto di pena. Ai parenti della signora, intanto, vanno le nostre scuse”.

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