Settimo Torinese (Torino) – I carabinieri di Chivasso e Settimo Torinese hanno arrestato un 21enne nei giorni scorsi a Settimo Torinese per detenzione di armi clandestine, coltivazione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e danneggiamento aggravato e ricettazione.
Ora si trova agli arresti domiciliari. È stato il padre del ragazzo a chiamare i carabinieri, dicendo loro: “Venite a casa perché mio figlio ha fatto una sciocchezza”.
I primi accertamenti hanno permesso di ricostruire che il ragazzo, in compagnia di un altro uomo in corso d’identificazione, a bordo della sua Fiat Punto a mezzanotte e mezza del 2 agosto scorso avrebbe esploso, dalla macchina in corsa, sei colpi con una 357 Magnum contro la serranda della ‘Caffetteria Torino’.
Due proiettili hanno sfondato il vetro della porta e sono entrati nel locale danneggiando il bancone e una vetrinetta. “Si è trattato di una bravata” così si è giustificato il giovane alla vista dei Carabinieri, che però non escludono altre piste. Anche se il titolare del bar ha assicurato di non aver mai ricevuto minacce.
Il giovane, che vive col padre, teneva nascoste in casa armi e nel garage una serra di marijuana. I militari hanno trovato nella sua abitazione la pistola con cui il 21enne ha crivellato di colpi il bar: una Smith & Wesson, calibro 357 magnum, con la matricola abrasa e risultata rubata tre anni prima a Livorno. Sull’arma era inciso il nome ‘Gloria’, l’adolescente di Settimo trovata morta per overdose lo scorso giugno in un magazzino abbandonato.
Il 21enne era inoltre in possesso di un fucile Franchi calibro 12, con matricola abrasa, 34 proiettili fiocchi calibro 357 magnum, 34 proiettili di vario calibro, 450 grammi di marijuana, un box serra attrezzato per la coltivazione di marijuana e 900 euro in contanti. Posti, inoltre, sotto sequestrato anche il garage dell’abitazione, trasformato in una serra per la coltivazione della cannabis, e la Fiat Punto utilizzata per l’attentato.