Uccide madre e sorella: “Erano possedute da Satana”

di Redazione

Mercato San Severino (Salerno) – Ha ammesso di aver ucciso volontariamente la madre e la sorella perché “erano possedute”. “Le ho liberate da Satana, ho fatto una cosa buona”. Così Giovanni De Vivo, 30 anni, dinanzi al sostituto procuratore di Nocera Inferiore, Amedeo Sessa, che si sta occupando del duplice omicidio di Mercato San Severino, nel Salernitano.

Delle rilevazioni che testimonierebbero il disagio psichico del giovane anche se gli investigatori proseguono nelle indagini, anche perché sembra che a scatenare le continue liti in famiglia c’erano motivi di natura economica.

Da quanto ricostruito finora, il 30enne, nella sua abitazione di via Cacciatore, nei pressi delle Poste, avrebbe non solo strangolato la madre, Antonietta De Santis, 56 anni, ma anche aggredito, a colpi di forchetta, la sorella Debora De Vivo, di 24, prima di soffocarla con un cuscino. Poi, dopo averle uccise, avrebbe tentato il suicidio.

L’esame esterno delle salme ha confermato la morte per soffocamento, ma sarà l’autopsia a offrire maggiori elementi sul delitto.

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