Vanessa Incontrada, il volto di una clandestina in “Anna e Yousef”

di Emma Zampella

Una storia a metà tra integrazione e amore, un tragico racconto del viaggio della speranza di chi vuol ancora salvarsi. È questo lo sfondo della trama di ‘Anna e Yusef – un amore senza confini’, la nuova miniserie in due puntate targata Rai1, in onda in prima serata il 7 e l’8 settembre.

Il film è ambientato e girato tra l’Italia e la Tunisia. Trento, Castel Volturno e Tunisi fanno da sfondo alle vicende di una coppia che deve lottare contro i pregiudizi e le tensioni sociali, due culture eterogenee unite dal sentimento universale dell’amore. Una trama dai contorni drammatici, ma non necessariamente strappalacrime. “L’intento era quello di raccontare una storia d’amore con un taglio diverso – continua Torrini – la storia d’amore tra Anna e Yusef è narrata attraverso conflitti e pregiudizi. Il set è stato molto impegnativo, e il tutto è raccontato coinvolgendo lo spettatore. E’ una storia che fa commuovere ma anche positiva e spero che arrivi al pubblico

La protagonista è Vanessa Incontrada che veste i panni di Anna, una donna italiana sposata con un tunisino, Yusef. La coppia ha una bambina e vive felicemente in Italia. Poi a causa di un errore, il marito di Anna è costretto a tornare in patria. Intanto, è in corso la “primavera araba”. La storia prende una brutta piega quando Yusef è creduto morto e sua moglie e sua figlia devono tornare in Italia, a bordo di un barcone che trasporta clandestini.

Dietro la macchina da presa, Cinzia Th Torrini, che dopo il record di ascolti per ‘Un’altra vita’, torna a dirigere Vanessa Incontrada, al fianco dell’attore franco-tunisino Adel Bencherif (che apparirà anche nell’ultimo 007, ‘Spectre’), della tormentata storia d’amore che affronta il tema estremamente attuale dell’integrazione e della diversità culturale.

“L’idea è nata quando nel 2011 al Tg1 la produttrice Paola Lucisano vide sbarcare da un barcone di profughi africani anche una ragazza bionda – dice all’Adnkronos Cinzia Th Torrini – da qui è partita l’idea di raccontare questa fiction, una storia attuale a quei tempi ma che lo è ancora oggi e in questa miniserie, che è una storia d’amore tra un’italiana e un arabo”. “Ho ribattezzato la miniserie un ‘Romeo e Giulietta’ dei giorni nostri – spiega la regista – perché a quei tempi le due famiglie contrastavano l’amore dei due giovani, qui sono le due culture diverse a farlo. E’ la storia di un amore contrastato che però supera tanti ostacoli, e che mi ha ricordato molto la trama della tragedia shakespeariana”.

“Anna e Yusef è una palpitante storia d’amore con venature drammatiche e thriller che mette al centro la famiglia – aggiunge il direttore di Rai Fiction Tinny Andreatta – e ci permette di raccontare molti temi scottanti d’attualità, come la condizione dei migranti, la clandestinità e il rapporto con le forze dell’ordine, il caporalato, le primavere arabe, e il dramma dei barconi dei migranti. La storia pone attenzione su quello che è un fenomeno complesso e articolato, rispetto al quale è importante che non vengano fatte delle semplificazioni. La storia racconta della possibilità di comunicare e di quello che è il contributo che le diverse culture portano.”

“E’ stata un’esperienza fortissima – afferma Vanessa Incontrada – Abbiamo girato in paese straordinario, in cui non ero mai stata e l’ho trovato molto preparato, c’è una cultura cinematografica grande, attenta ai dettagli. Ho vissuto un’esperienza bellissima. Quando abbiamo girato la scena sul barcone la scena è stata molto forte, il mio pianto era vero, tutto sembrava reale. All’inizio del film Anna e Yusef vivono la loro vita, hanno una bambina – continua l’attrice – Anna è una persona molto innamorata, del suo uomo e della sua famiglia, è una donna forte, non è pretenziosa, vive un’esistenza normale e serena, pretende solo la felicità e lotta per averla”.

“Anna crede molto nell’amore, e si percepisce – prosegue Incontrada – con Yusef sono due parti della stessa mela. Anche nei momenti di difficoltà, Anna crede e continua a credere in quello che hanno costruito insieme, e vuole stare vicino all’uomo che ama. E’ una donna leale e affronta anche momenti dolorosi, è davvero tosta. Nella seconda parte, quando si trasferisce a Tunisi, troverà difficoltà e le affronterà. E’ molto protettiva e soprattutto è una mamma”. “Questo personaggio mi ha lasciato molto amore – conclude Incontrada – ha fatto nascere una forte riflessione dentro di me, per ogni singolo aspetto, compreso il rapporto fra uomini e donne. Con Adel è stato un lavoro impegnativo e molto intenso, e credo che insieme abbiamo fatto un ottimo lavoro.”

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