Cesa – “Mentre la maggioranza politica si diverte a raccontare fiabe, il gruppo del M5S di Cesa si preoccupa del futuro dei cittadini che ormai versano in una situazione di enorme disagio dovuto soprattutto alla mancanza di lavoro ma anche dalle continue tasse che, purtroppo, sono obbligati a pagare”.
Così, in una nota, il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle di Cesa che sottolinea come più volte abbia “tentato, invano, di proporre alla maggioranza amministrativa il ‘baratto amministrativo’ ma questa volta è stato presentato sottoforma di mozione che verrà discussa al prossimo Consiglio comunale. Una proposta in nome della democrazia partecipata che punta ad offrire a quei cittadini che non riescono a pagare le tasse, l’opportunità di poter svolgere lavori di manutenzione urbana, con riduzioni di tributi a fronte di interventi per la riqualificazione del territorio, come la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, di piazze o strade. Secondo il Movimento 5 Stelle, quindi un’iniziativa utile sia per le tante famiglie in difficoltà sul punto di vista economico, che per il rafforzamento del senso civico e di partecipazione per tutti i cittadini impegnati nella riqualificazione delle aree urbane e dei beni comuni”.
Oltre al baratto amministrativo, i consiglieri di opposizione Raffaele Bencivenga ed Amelia Bortone hanno proposto una mozione per la trasmissione in diretta streaming delle sedute del Consiglio comunale e delle commissioni sul sito web del Comune di Cesa. “Un’iniziativa – sottolineano – che scorre sul binario della trasparenza e della partecipazione dei cittadini alla Cosa Pubblica, in quanto ‘diffondere e trasmettere’ ciò che avviene in Consiglio, quale seduta pubblica per sua definizione e per l’attività dei sui rappresentanti, rappresenterebbe sicuramente un incentivo dell’intera comunità cesana”.
“E’ un’azione culturale e democratica – continuano – che le Istituzioni dovrebbero incentivare e garantire con tutti i mezzi a disposizione, afferma il gruppo, oltre, ad integrare il percorso determinato dal D.Lgs 33/3013 in particolare sul punto riguardante il principio generale di trasparenza e cioè l’accessibilità totale alle informazioni che riguardano l’organizzazione e l’attività delle PA, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo democratico sul perseguimento delle funzioni istituzionali”.
Il gruppo confida nella maggioranza “anche perché – ironizza – tutte le ‘fiabe’ hanno un lieto fine”.