Gricignano – All’indomani della sospensione provvisoria, da parte del Tar Campania, del provvedimento con cui ha ordinato alla Ecotransider lo stop alle attività di stoccaggio dei rifiuti umidi (l’udienza è attesa per il 24 settembre prossimo, ndr.), il sindaco di Gricignano, Andrea Moretti, ha tenuto, sabato mattina, nell’aula consiliare, una conferenza stampa per illustrare i risultati delle analisi e degli studi dell’aria, del terreno e delle acque effettuati dall’equipe della Seconda Università di Napoli.
Il primo cittadino ha subito specificato che le analisi, condotte dalla professoressa Maria Laura Mastellone, avviate a causa del problema puzza che infesta Gricignano e comuni limitrofi nelle ore notturne, hanno scoperto un “vaso di Pandora”, accertando che nella zona industriale che comprende i territori di Gricignano, Carinaro e Teverola sono presenti numerose aziende che emanano nell’aria elementi organici e aromatici ritenuti inquinanti e nocivi.
Il problema, dunque, non riguarda soltanto la puzza che proverrebbe dalla EcoTransider (che, intanto, respinge ogni accusa) ma anche altri opifici sparsi nella zona industriale. A Teverola, ad esempio, secondo lo studio della Sun sono da accertare anche le sostanze rilasciate dalla centrale termoelettrica che quando è in funzione emette nell’atmosfera un densa coltre di fumo di colore giallo.
Per quanto riguarda, nello specifico, la Ecotransider i risultati rilevati dalla strumentazione posizionata nel centro abitato, nei pressi della stazione ferroviaria e lungo la strada consortile Asi, hanno attestato che nell’aria sono presenti acidi organici, che provocherebbero miasmi in dosi cinque volte maggiori alla media consentita.
Precisando che l’intento non è quello di creare allarmismi, il sindaco Moretti ha poi riferito che sono numerosi gli idrocarburi nocivi rilasciati nell’atmosfera. Le analisi, infatti, confermano una massiccia presenza di cinque milligrammi al metro cubo che metterebbero a repentaglio la salute pubblica.
“Gli amministratori hanno il compito di proteggere la salute dei propri cittadini e dei figli di questi comuni”, ha sottolineato il primo cittadino.
Un altro problema è anche di ordine politico. Alla conferenza stampa, infatti, erano assenti i rappresentanti dei comuni limitrofi, come Carinaro e Teverola, i cui cittadini hanno formato, insieme ai gricignanesi, un comitato antipuzza. Puzza che, è da ricordare, non è solo un problema di Gricignano.
Nell’attesa della camera di consiglio che il 24 settembre vedrà riunirsi i giudici amministrativi, per decidere nel merito dell’ordinanza, il sindaco Moretti ha infine precisato che, nel caso in cui il provvedimento fosse revocato dal Tar, il Comune ricorrerà al Consiglio di Stato. E se anche i supremi giudici amministrativi confermassero un’eventuale revoca del Tar, “l’amministrazione comunale – ha detto la fascia tricolore – non si farà intimorire e continuerà la sua battaglia”.