Maddaloni – Il consigliere comunale Luigi Bove interviene sui festeggiamenti in onore di San Michele Arcangelo, patrono di Maddaloni, e sull’affidamento – operato dalla Curia – dell’organizzazione dei festeggiamenti.
Riceviamo e pubblichiamo: “Agli inizi di questa settimana ho provveduto a scrivere e ad inoltrare una missiva al Vescovo di Caserta, monsignor Giovanni D’Alise, sulla questione dell’organizzazione dei festeggiamenti civili della festa patronale in onore di San Michele Arcangelo. Per rispetto ossequioso che nutro verso la Curia vescovile e per la figura e l’opera pastorale altamente nobile del Vescovo, non posso pubblicare la lettera nei suoi passaggi e nella sua interezza ma è mio dovere, dopo qualche giorno, informare la cittadinanza maddalonese circa il fatto che ho scritto al Vescovo per esprimere le mie umili e modeste ma determinate perplessità sulla decisione che è stata adottata per l’organizzazione del comitato dei festeggiamenti di San Michele.
Ho scritto al Vescovo di Caserta, in qualità di cittadino maddalonese, di consigliere comunale da ben 9 anni e da cittadino impegnato attivamente nella vita sociale e culturale della città di Maddaloni, nel bene e nel male e non è assolutamente mia volontà voler sindacare le scelte autonome e libere e rispettabili della Curia ma semplicemente palesare, con questo specifico affidamento, dei forti dubbi che possano caratterizzare la trasparenza della Festa e l’intera organizzazione della suddetta.
Con tutto il rispetto verso la Chiesa e la Curia, credo che bisognava dare un segnale di maggiore trasparenza e linearità per quanto concerne la gestione intera dell’organizzazione della Festa e non affidarsi a personaggi in evidenti situazioni di conflitto circa l’organizzazione e l’allestimento delle attrezzature. Tale soggetto affidatario dell’organizzazione della Festa è lo stesso che ha anche organizzato, per esempio, la Notte Rosa/Bianca di due anni fa e per la quale chiesi la documentazione circa il collaudo dei palchi e tale documentazione mai mi è stata esibita. E’ lo stesso soggetto che ha organizzato l’ultima, in ordine di tempo, Notte Rosa, e ha visto l’intervento della Guardia di Finanza.
Insomma, mi inchino rispetto all’operato della Curia ma ho avuto modo di scrivere che con tale affidamento, la Curia non ha fatto una bella figura. Purtroppo perché la credibilità della Curia Vescovile di Caserta era, è e deve continuare ad essere al di sopra di tutto.
Ho sempre considerato e rispettato il vecchio dettame ‘libera Chiesa in libero Stato’, e viceversa, ma mi consta di un ruolo determinante del Comune e del Sindaco nel far affidare a questo signore l’organizzazione della Festa Patronale e non è assolutamente giusto.
A me non interessa l’affidamento dell’organizzazione dei festeggiamenti a tizio piuttosto che a caio, ma ci tengo che il tutto avvenga senza polemiche, con la massima trasparenza, regolarità e coinvolgimento della sane energie della Città. Questa volta ciò non è accaduto e per questa motivazione ho scritto, in questi giorni, al Vescovo di Caserta, monsignor Giovanni D’Alise, perché spesso, in buona fede, le notizie vengono filtrate e giungono distolte. Il mio dovere da cittadino e da consigliere comunale, scrivendo e inviando la lettera, credo di averlo fatto”.