Il commissario nega la sala consiliare, Questione Time al Salone Romano

di Antonio Arduino

Aversa – Se il buongiorno si vede dal mattino, il periodo che si prospetta per la città di Aversa sotto la gestione commissariale dal 4 settembre potrebbe non essere dei migliori. Almeno questa è la sensazione che sia ha nell’apprendere la decisione del commissario prefettizio di negare l’uso dell’aula consiliare all’avvocato Lello Santulli che aveva chiesto la possibilità di utilizzarla per effettuare un’assemblea pubblica dedicata Question Time.

Un incontro tradizionale per la città che fin dai tempi della prima sindacatura di Mimmo Ciaramella era abituata a dibattere in quella sede problemi di interesse generale. E che cosa c’è più di interesse generale oggi per la cittadinanza se non conoscere il perché della fine anticipata di una amministrazione che stava portando a termine programmi, sia pure discussi a torto o a ragione, destinati a cambiare il volto di Aversa. “La Città è stata commissariata! I Cittadini hanno il diritto di sapere e di capire”.

Dal manifesto affisso per le strade l’avvocato Santulli affermava: “I due Giuseppe, già massimi referenti istituzionali, hanno il dovere di dire e spiegare le loro verità”. E, di conseguenza, invitava i due protagonisti principali di una vicenda che, probabilmente, avrà anche conseguenze economiche sul futuro della città “alla Assemblea Spontanea del Popolo Aversano che si terrà martedì 8 settembre 2015 alle ore 16 e 30 nella sala consiliare”, aggiungendo: “Sarà particolarmente gradita la presenza degli eletti in quanto dovranno pur dar conto dell’importante mandato ricevuto”.

In democrazia niente c’è di più bello del confronto fatto a viso aperto tra parti contendenti. Il commissario prefettizio però ha negato l’uso della sala, un bene pubblico di cui la cittadinanza non potrà fruire, ma l’assemblea si terrà comunque nel Salone Romano di piazza principe Amedeo.

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