Il commissario revoca incarichi a tre dirigenti

di Nicola Rosselli

Aversa – “Dirigenti go home!”. Parafrasando il vecchio slogan degli anni sessanta riferito, però, ai soldati statunitensi, potrebbe essere questo il grido che si leva dalla casa comunale di Aversa. Tra i primissimi atti messi in pratica dal commissario prefettizio Michele Campanaro, giunto in città a seguito dello scioglimento anticipato del Consiglio comunale per non essere riuscita la maggioranza di centrodestra guidata dal sindaco uscente Giuseppe Sagliocco ad approvare il bilancio preventivo 2015, la revoca a tre dirigenti a contratto che erano stati nominati dal primo cittadino in settori vitali dove, però, non c’era un dirigente.

Un atto ordinario ma che, in genere, non si verificava in quanto i commissari si limitavano a mantenere, con nuovo atto, i dirigenti ai vertici dei settori sebbene il contratto scada con la fine del mandato del sindaco che li ha nominati.

Ad essere “decapitate” tre importanti aree: servizi al pubblico (per i quali era stata nominata la dottoressa Gemma Accardo, che torna a ricoprire il posto di funzionaria dopo aver ricoperto con Sagliocco ruoli apicali di rilievo anche nel settore Finanziario); affari generali (al cui vertice era stato nominato l’avvocato Giuseppe Nerone, altro funzionario del comune che torna ai precedenti incarichi); lavori pubblici/ area tecnica.

In quest’ultimo caso, solo poco tempo fa, il sindaco Sagliocco, a seguito di un avviso pubblico, aveva nominato l’ingegnere Pietro D’Orazio. Un tecnico esterno al comune, la cui designazione aveva fatto gridare qualcuno allo scandalo, tanto che l’ex consigliere azzurro Gino Della Valle aveva preannunziato anche una segnalazione all’Autorità Nazionale Anticorruzione, presieduta dal magistrato Raffaele Cantone, poiché non sarebbe stata rispettata la previsione che vuole che il neo dirigente non abbia avuto rapporti professionali in un range temporale precedente alla propria nomina. Nel caso in questione, il professionista sino a poco prima aveva ricoperto l’incarico di responsabile della sicurezza per i lavori di restyling del Parco Pozzi, la direzione dei lavori per viale Olimpico. Per questo caso, quindi, in attesa di verificare se vi siano o meno gli estremi, il vice prefetto Campanaro si sarebbe riservata la facoltà di agire anche oltre, per eventuale recupero monetario, nei confronti del professionista.

Sono, comunque, rimasti ai loro posti e si sono visti attribuire le deleghe dei revocati i dirigenti Claudio Pirone e Stefano Guarino che, oltre alla segretaria comunale Anna Di Ronza, ad eccezione del settore lavori pubblici/area tecnica, attualmente senza dirigente.

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Redazione
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