Il Pd non finisce di stupire: “criticare” non è sinonimo di “screditare”

di Antonio Arduino

Aversa “Abbiamo letto con grande stupore l’articolo a firma di Antonio Arduino pubblicato sul portale Pupia.tv in cui si cerca di screditare l’operato del Partito Democratico di Aversa. Ci teniamo a sottolineare che l’estensore dell’articolo non era presente alla conferenza stampa di domenica mattina per cui la sua visione potrebbe esser stata frutto di ricostruzioni parziali o peggio ancora strumentali. Non capiamo per quale motivo ogni qual volta il Pd richiama l’esperienza negativa dei dieci anni di amministrazione Ciaramella, ponendoli in piena continuità con i tre di Sagliocco, viene attaccato in modo scomposto attraverso alcuni articoli. Evidentemente a qualcuno, un tempo organico all’amministrazione Ciaramella, dà fastidio perché rovina le sue mire politiche. Noi, e lo ribadiamo ancora una volta, ci candidiamo a governare la città per porre fine a tredici anni di centrodestra. Ci candiamo a vincere per governare e non a vincere per l’esercizio del potere come hanno fatto prima Ciaramella e poi Sagliocco”.

Questo il contenuto di una nota trasmessa in redazione a firma del segretario cittadino del Pd Carmine Esposito, del presidente Elena Caterino e del consigliere comunale Marco Villano che leggiamo con grande stupore perché abbiamo appreso i contenuti della conferenza da fonti attendibili, senza l’intenzione di “screditare” o attaccare in modo “scomposto” il Pd, cosa che non abbiamo mai fatto da queste colonne. Se poi criticare, esprimere opinioni, per qualcuno è sinonimo di screditare non è colpa nostra.

Come ci ha stupito apprendere che il Pd avrebbe affermato che “chi oggi sedeva con noi in minoranza ha governato, per 10 anni, senza produrre nulla, senza migliorare la città, facendole rischiare il dissesto, un dissesto evincibile dal bilancio del 2012, lasciato in eredità a Sagliocco, forse un’azione premeditata per far cadere l’amministrazione da poco insediata. Una prova che Sagliocco ha superato, tanto da non solo evitare il dissesto, ma addirittura riportare in pareggio, per non dire in credito il Comune, infatti il bilancio che sarebbe dovuto essere approvata il 31 agosto è meritevole di approvazione, poiché era positivo per la città anche se opinabile in un alcune progettualità o soluzioni scelte per affrontare le esigenze territoriali”.

Precisando che lo scrivente non ha alcuna aspirazione politica ma si adopera esclusivamente per far conoscere i fatti che accadono in città, riportandoli in maniera oggettiva e riferendo le dichiarazioni rilasciate da politici e cittadini, unici responsabili di quanto affermano, appare evidente la contraddizione di un Pd che dopo avere dichiarato, attraverso il segretario cittadino, che avrebbe votato no al bilancio afferma che in fondo il bilancio era meritevole di approvazione.

Inoltre, lascia perplessi il giudizio espresso sui compagni dell’opposizione che dopo essere stati utili per mandare a casa l’amministrazione vengono ricordati come coloro che avevano amministrato la città per 10 anni senza produrre nulla. Un modo per prendere le distanze che lascia quanto meno perplessi.

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Redazione
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