Aversa – Una grande coalizione. Mentre i singoli aspiranti alla candidatura fanno autopromozione su Facebook ed altri social network, l’idea di mettere insieme destra, sinistra e centro sembrerebbe solleticare i “grandi elettori” dei diversi schieramenti. Un’idea che era già balenata nel 2012, quando si voleva tentare di portare sulla poltrona di primo cittadino l’urbanista Alberto Coppola, ma che naufragò sugli scogli degli appetiti e delle ambizioni personali di alcuni singoli che bloccarono l’operazione.
Oggi, mancando ancora otto mesi, c’è chi ne parla a cuor leggero come il commissario cittadino dei seniores di Forza Italia, Isidoro Orabona, che afferma: “Non credo che i tanti nomi fatti sino ad oggi abbiano un significato valido considerato il particolare momento politico che Aversa sta vivendo. Credo che sia compito di chi coordina, sia nel centro destra che nel centro sinistra, incontrarsi, confrontarsi, mettere su un nome nuovo, al di sopra delle parti con una squadra anch’essa nuova e al di sopra delle parti. Solo così facendo, oltre che per garantire il meglio della società civile, si potrebbe avere la certezza di vincere al primo turno ed evitare insidiosi ballottaggi con il populismo del M5S”.
Un’idea, questa di Orabona, che, a microfoni spenti, incontra non poche adesioni su entrambe le sponde, ma con altrettanti ‘no comment’ quando si passa all’ufficialità con la stessa risposta: “Troppo presto per tracciare già una strada, soprattutto una strada di questo tipo, affascinante, ma non facile da seguire, anche se Aversa ne avrebbe bisogno, almeno per decantare i veleni di questi anni”.
Dopo insistenze e, dopo aver evidenziato che, comunque, è molto prematuro fare ipotesi sulle prossime amministrative, il due volte sindaco Mimmo Ciaramella commenta: “Premesso che non sarò della partita come più volte detto, credo che tutte le soluzioni sono buone e non disdegno nemmeno questa, sapendo, però, che Aversa sta vivendo un momento particolare per cambiare in bene o in male”.
Restio a parlare anche il successore di Ciaramella e ultimo sindaco aversano, il dimissionario Giuseppe Sagliocco, che dichiara: “Sono trascorsi pochi giorni dalle dimissioni e non ho avuto tempo ancora di interrogarmi su cosa sia opportuno nell’immediato futuro per Aversa. Di una cosa, comunque, sono certo: al di là di quelle che sono le ideologie e i partiti, c’è la necessità di verificare quali sono le cose da fare per il bene di Aversa e degli aversani ed attivarsi. Capisco anche che potranno esserci delle visioni diverse, ma con il confronto si giungerà ad una sintesi e da qui all’impegno per l’attuazione. Un po’, in verità, quanto già la coalizione da me guidata ha tentato di fare. Lo spero per Aversa che, come già ho avuto occasione di evidenziare, è una città che possiede un potenziale enorme di sviluppo e necessita solo di persone che operano per il suo bene”.
Ovviamente, la scelta di dare vita ad una grande coalizione guidata da un nome al di sopra delle parti dovrebbe essere metabolizzata anche dai diversi quarantenni/trentenni aspiranti nuovi leader. L’ex vicesindaco Nicla Virgilio, l’ex vicepresidente dell’amministrazione provinciale Gianpaolo dello Vicario, i consiglieri comunali Mimmo Palmieri (Ncd), Marco Villano (Pd), Salvino Cella o ex come Antimo Castaldo (ora Pd) sarebbero tutti, più o meno, pronti a gareggiare per la conquista della poltrona più importante.