Metro Aversa, fuori uso sportelli automatici: trovare biglietti è un’impresa

di Livia Fattore

Aversa – C’è la metropolitana, ma per i biglietti è necessario partecipare ad una sorta di caccia al tesoro. Da conquista a vergogna. L’arrivo della metropolitana ad Aversa aveva fatto sentire tutti gli aversani un poco più napoletani. Ma da quel giorno la situazione, anche a causa della pessima gestione dei trasporti in Campania, è andata sempre più peggiorando, soprattutto per quanto riguarda la fermata di “Aversa Centro” che, come dice la denominazione stessa, è quella interna alla città normanna.

Tra orari improbabili (una metropolitana che si rispetti non può avere un intervallo di mezz’ora tra una corsa e l’altra) e problemi di vigilanza, sino ad oggi gli aversani (e non solo, considerato che anche migliaia di pendolari provengono dai vicini centri dell’Agro Aversano) si è tirato avanti per quasi cinque anni.

Ma, ora, si è giunti all’assurdo: chi vuole acquistare un biglietto per partire da questa stazione deve premunirsi per tempo e per luogo. Premesso che i tre sportelli automatici non sono mai stati visti tutti e tre funzionanti insieme. Probabilmente è necessaria una particolare congiunzione astrale che ad oggi non si è ancora verificata, da qualche settimana a non funzionare sono tutte e tre queste biglietterie automatiche.

A questa carenza si è aggiunta la volontà di non vendere più i biglietti del bar in prossimità della fermata in questione. Da qui la necessità di recarsi ad un altro bar o a un tabacchi entrambi ubicati non n viale Kennedy, dove si trova la stazione, ma in via Diaz. Un handicap di non poco conto, soprattutto quando si arriva alla stazione con poco tempo a disposizione prima di dover partire.

Della situazione si è reso portavoce anche l’ex assessore alle attività produttive del comune di Aversa, il commercialista Vittorio Ros, che ha dichiarato: “Capisco questi ritardi se si fosse dovuto attivare una biglietteria ordinaria, di quelle che necessitano di un dipendente, sarebbe stato necessario sopportare il costo di un addetto, ma qui siamo di fronte a tre biglietterie automatiche che, come si scoprirà quasi certamente, non funzionano solo a causa di qualche piccolo inghippo. Credo che il nuovo governatore De Luca debba pensare non solo a Napoli e circondario oltre che alla sua Salerno ma anche alle altre province campane soprattutto in relazione ad un settore chiave come i trasporti”.

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