Aversa – Arresti, denunce a piede libero e controlli ad esercizi commerciali. Il 5 e 6 settembre 2015, arco serale e notturno, ad Aversa, i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile del reparto territoriale, nel corso di servizi volti ad infrenare l’illegalità diffusa ed a prevenire illeciti connessi al fenomeno meglio noto come “movida aversana”, hanno eseguito tre arresti per reati in materia di stupefacenti; deferito in stato di libertà un soggetto sorpreso alla guida di un motociclo senza aver conseguito la prescritta abilitazione; segnalate, al Prefetto di Caserta, 7 persone trovate in possesso di complessivi 33 grammi di hashish e marijuana per uso personale.
Ad essere stati tratti in arresto sono tre giovani studenti, un 20enne di San Cipriano d’Aversa e altri due non ancora maggiorenni del posto. I tre sono stati sorpresi dai militari dell’Arma all’interno del “Parco Balsamo”, di via Giordano, ad Aversa, mentre erano intenti a cedere, a diversi giovani acquirenti, sostanze stupefacenti del tipo hashish e marijuana. Sequestrati complessivamente 7 grammi di marijuana e 10 di hashish, nonché la somma contante di 60 euro, ritenuta provento dell’attività illecita. Gli arrestati minorenni sono stati associati al centro di prima accoglienza di Napoli – Colli Aminei, mentre il maggiorenne sottoposto agli arresti domiciliari.
Nel corso del servizio sono stati poi controllati 71 individui e 42 veicoli, con contestazioni varie a violazioni di norme al codice della strada che vanno: dalla guida senza casco al mancato uso delle cinture di sicurezza, dall’uso del telefono cellulare durante la guida all’omessa copertura assicurativa o omessa revisione del veicolo ed ancora perché sprovvisti di documenti di circolazione.
Nell’ambito della medesima attività, i carabinieri del locale comando stazione hanno poi fornito supporto a quelli del Nas di Caserta che, nell’ambito del contrasto al fenomeno del “binge drinking”, hanno controllato 4 locali di quel centro cittadino, accertando e contestando illeciti amministrativi inerenti a inconvenienti igienico-sanitari e strutturali, sequestrando 10 chilogrammi di alimenti vari ed impartendo relative diffide per la risoluzione degli inconvenienti riscontrati.