Aversa (Caserta) – “Dopo 56 anni di attività ad Aversa e 36 nel Parco Pozzi, di cui 22 in pianta stabile, abbiamo dovuto lasciare. Adesso sono disoccupato”.
Così spiega Massimiliano Cioffi, gestore dell’impianto delle giostrine presenti all’interno dell’ex campo profughi, la sua situazione dopo aver smontato le giostre ed aver liberato l’area.
“Ci avevano assegnato altre aree – continua Cioffi – che però non erano praticabili sia perché troppo vicine ad un altro parco giochi presente da anni in città sia perché sarebbero state provvisorie perché lì l’Amministrazione Comunale aveva previsto altre destinazioni come la piscina comunale o la caserma dei Carabinieri. Inoltre avrei dovuto provvedere a mie spese a bonificare e mettere in sicurezza le aree in questione”.
E continua Cioffo: “In questi anni abbiamo sempre pagato occupazione del suolo pubblico e tutti i tributi comunali. Non siamo mai stati abusivi”. E rilancia: “Anzi abbiamo sempre contribuito alla buona tenuta del parco Pozzi”.