Piazza: “Il paese delle meraviglie dell’assessore Zoccola”

di Redazione

Mondragone – L’assessore Zoccola sembra che voglia far credere alla città che egli sia sempre di più un concittadino di “Alice nel paese delle meraviglie”, trascurando – tuttavia – che la piccola protagonista, al cospetto dei suoi nuovi compagni di avventura nella fantastica storia che vive, mangia del cibo che la fa diventare talmente grande da rischiare di non poter più tornare indietro.

Questa “ingenuità” dell’assessore cozza – però – con la dura realtà dei fatti e che è di una linearità che ha tratti “spaventosi” tanto è stata violentata la verità elettorale uscita dalle urne alle ultime amministrative.

Egli sostiene che la maggioranza ribaltonista che oggi regge (?) le sorti della città sia la migliore del mondo, ma non dice – però – che la campagna elettorale per le comunali del 2012 lui l’ha fatta con il PD su di un altro fronte; fronte che si opponeva con tutte le proprie forze al candidato sindaco Schiappa, ritenuto espressione congenita della peggiore politica cittadina, ma di cui egli – oggi – ne è degno alleato. Come non dice che il suo leader locale di partito, dott. Cennami, insieme con uno dei professionisti che faceva parte del famoso elenco per gli affidamenti diretti della “Casa del Mare”, poi clamorosamente revocati, denunciò il suo alleato di oggi – il sindaco Schiappa – per brogli elettorali e che quella causa – mestamente persa – è costata alle casse comunali (quindi danaro pubblico dei mondragonesi!) molte migliaia di euro.

La sua “ingenuità” non gli consente nemmeno di distinguere tra l’agire per denuncia politica e l’agire per denuncia penale.

Chi fa politica denuncia pubblicamente tutto quello che accade e che ritiene sia degno di nota.

Chi invece vuol trasformare la politica in un’arena penale per ogni e qualsivoglia accadimento, ha sull’aspetto – probabilmente – una forma mentale deviata perché vede reati dappertutto.

Ed è questa la differenza di base tra chi percorre centinaia di chilometri per lavoro e chi, invece, ha scelto di essere contemporaneamente professionista della politica e dell’anti politica senza avere avuto – per giunta – alcun mandato elettorale.

Il consigliere comunale Giuseppe Piazza

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