I carabinieri del Noe di Caserta hanno accertato una serie di violazioni in materia di scarichi di acque reflue e rifiuti speciali sanitari negli ospedali di Aversa e di Marcianise.
Al “Moscati” di Aversa i militari del nucleo operativo ecologico, guidati dal maggiore Marco Ciervo, hanno accertato lo scarico, non autorizzato, di acque reflue provenienti dai reparti e dai laboratori analisi, direttamente nella rete fognaria e non trattate poiché il relativo depuratore, pur esistente, risulta da anni non funzionante e versa in completo stato di abbandono. Pure privo di autorizzazione per l’emissione in atmosfera è l’impianto termico.
E’ stata poi accertata la presenza, in un locale peraltro carente dal punto di vista igienicosanitario, di rifiuti speciali sanitari pericolosi a rischio infettivo, privi delle previste indicazioni di provenienza (cioè del reparto in cui il rifiuto è stato prodotto) ed in quantità superiore ai limiti. La legge, infatti, stabilisce che per quantità superiori ai 20 metri cubi i rifiuti debbano essere smaltiti in cinque giorni. Si è accertata, infine, la presenza di rifiuti speciali sanitari pericolosi a rischio infettivo frammisti ai rifiuti solidi urbani.
Anche al nosocomio di Marcianise è stato accertato lo scarico, non autorizzato, di acque reflue provenienti dai reparti e laboratori di analisi, direttamente nella rete fognaria così come l’esistenza di un impianto termico nono autorizzato all’emissione di gas in atmosfera. Accertata, inoltre, la presenza di rifiuti sanitari speciali pericolosi a rischio infettivo privi delle indicazioni del reparto di provenienza.