Villa di Briano – Buona parte della volta affrescata è già crollata, forse a causa di un errato intervento di restauro, con resti umani da sepoltura oltraggiati. Rischia, ora, di andare irrimediabilmente persa la cappella madre del cimitero di Villa di Briano, un edificio del ‘700 che sino a poco tempo fa ospitava anche la celebrazione quotidiana della santa messa.
A dare l’allarme Mariano Magliulo, già assessore dei comuni di Villa di Briano e Trentola Ducenta negli anni settanta e ottanta, e consigliere comunale ad Aversa negli anni novanta.
“Più volte – ha dichiarato Magliulo, che, tra l’altro, è imprenditore edile e, quindi, addetto ai lavori – mi sono recato presso l’ufficio tecnico comunale innanzitutto per cercare di sensibilizzare a togliere inutili transenne che bloccano i viali e sottraggono numerose sepolture a fare a meno delle preghiere dei congiunti, poi per evidenziare che con poche decine di euro, allora, si sarebbe potuto evitare il crollo. Mi ero anche offerto di far riparare l’edificio a mie spese. Oggi ne necessitano poche migliaia, ma sono pronto ad effettuare il recupero sempre a mie spese”.
Magliulo, nella sua testardaggine, è andato oltre ed ha commissionato una perizia tecnica dalla quale si evince l’esclusione di qualsiasi pericolo che potrebbe derivare dalle mura perimetrali (da qui la richiesta di togliere le transenne), mentre il problema vi sarebbe all’interno dove rischia di andare persa l’antica volta affrescata, a botte a sesto ribassato, “straordinario esempio di tecnica delle costruzioni dell’epoca, realizzata con elementi in tufo assemblati con il principio del poligono delle pressioni grazie al mutuo contrasto tra i conci, tecnica ormai tramontata della quale, forse, poche maestranze locali ne hanno la padronanza”.