Strasburgo – Sono stati detenuti senza motivo e non hanno potuto ricorrere a nessun tribunale italiano, così tre uomini tunisini hanno chiesto giustizia rivolgendosi direttamente alle corte europea dei diritti umani.
Il risultato? L’Italia è stata condannata ad un risarcimento di 10mila euro cadauno per aver trattenuto in cattive condizioni i profughi, senza aver dato loro una spiegazione valida.
I tre, in base a quanto stabilito dalla corte Ue, sono stati sottoposti a un trattamento degradante nel centro di soccorso e prima accoglienza di Contrada Imbriacola a Lampedusa.
In più, l’Italia ha anche violato il divieto alle espulsioni collettive di stranieri nel momento in cui ha rimpatriato in Tunisia i tre uomini senza condurre un’analisi sulla situazione specifica in cui ognuno di loro riversava.
Una piccola beffa nei confronti di uno dei pochi paesi da sempre attivo nel salvataggio in mare di profughi e nell’accoglienza di chi scappa da luoghi di guerra e martirio alla ricerca di una vita migliore.