Cremlino, incontro Putin-Netanyahu: definita strategia militare in Siria

di Stefania Arpaia

Mosca – Incontro nella capitale russa, al Cremlino, tra il presidente della federazione, Vladimir Putin, e il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, per discutere del tema siriano.

I due, riferiscono fonti locali, hanno discusso sul “come muoversi” in Siria per evitare rischi nel piano di sostegno  militare al presidente siriano Bashar al-Assad. Ad accompagnare il premier israeliano, il capo dell’intelligence e il capo dell’esercito.

“I colloqui si sono incentrati, prima di tutto, sulla questione della Siria che io stesso ho posto, questione molto importante per la sicurezza di Israele – ha dichiarato Netanyahu – La discussione è stata sostanziale. E’ stato raggiunto un accordo per un meccanismo congiunto per prevenire fraintendimenti tra le nostre forze armate”.

E ancora: “C’è preoccupazione per la possibilità che l’Iran crei un fronte terroristico sulle alture del Golan con l’aiuto della Siria”.

“E’ un risultato importante per la nostra sicurezza nazionale”, ha concluso.

Putin: “Le azioni della Russia nella regione sono state e saranno sempre molto responsabili. Da quel che capiamo l’esercito siriano e la Siria in generale versa in condizioni tali da non essere in grado di aprire un secondo fronte, sta cercando di mantenere in vita il proprio stato”.

Secondo i media israeliani nell’incontro si è discusso di un “meccanismo di coordinamento militare per prevenire scontri e malintesi”.

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