Isis, vietato utilizzare internet in città siriana. Assalto a Tripoli: 8 morti

di Stefania Arpaia

Damasco – Prosegue l’avanzata dell’Isis che impone il proprio dominio senza dare importanza a ciò di cui ha bisogno la popolazione, lasciando dietro di sè morte e distruzione.

Giunti nella città di Al Bokamal, nella provincia di Deyr az Zor, nell’est della Siria, i miliziani hanno imposto una nuova legge: il divieto di utilizzare internet.

Non sono stati spiegati i motivi della decisione. E’ probabile che i jihadisti vogliano evitare la diffusione di idee contrarie alle proprie e che i cittadini locali vedano l’esodo dei connazionali, pensando di poter fuggire.

La notizia è stata diffusa dall’ong, l’Osservatorio nazionale per i diritti umani. I miliziani hanno diffuso la decisione di vietare l’accesso al web tramite una circolare che spiega che il divieto rimarrà in vigore “fino a nuovo ordine”.

Il provvedimento non riguarda solo Internet Cafè, ristoranti e negozi, ma anche le case private, uffici e fabbriche. Nel documento si avverte che chiunque oserà trasgredire il divieto andrà incontro a “dure punizioni”.

Intanto, equipaggiato con granate e cinture esplosive un commando di jihadisti ha attaccato Tripoli, venerdì mattina, una base aerea della capitale che ospita una prigione, scatenando l’inferno. Il bilancio è di otto morti, tra cui tre guardie.

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