Roma – Protesta davanti al Ministero dell’Economia e davanti alle sedi di Senato e Camera a cui ha preso parte, di fianco ai sindacati, anche il leader di Lega Nord Matteo Salvini.
Martedì mattina sotto lo striscione “salvaguardia per tutti gli esodati” i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl, insieme al Comitato Opzione donna e a diversi coordinamenti degli esodati, erano in piazza per chiedere tutele per gli ultimi 50mila lavoratori senza stipendio e senza pensione dopo la riforma Fornero.
Presente anche il presidente della commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano, che chiede una soluzione al problema degli esodati. “Dobbiamo fare tutto il possibile per ripristinare il fondo esodati. I risparmi non possono essere inglobati dal debito generale, e stupisce la diversa interpretazione dei tecnici del Mef”, ha dichiarato.
“La Fornero è una legge infame, abbiamo perso la pazienza. Non è possibile passare il tempo parlando di riforma del Senato, costituzione e matrimoni gay, mentre c’è una legge che sta per compiere 4 anni e ha derubato milioni di italiani – ha detto invece il leader del Carroccio – L’occupazione si trasferisce alla Camera e al Senato perché durante tutta la mattinata nè Renzi nè nessun ministro si è degnato di trovare dieci minuti di tempo per dare una risposta alle centinaia di donne e di uomini massacrati dalla legge Fornero”.
“Noi ora occupiamo il Ministero dell’Economia e poi nel pomeriggio andremo nelle aule di Camera e Senato e bloccheremo i lavori parlamentari”, annuncia il capogruppo alla Camera, Massimiliano Fedriga. “Insoddisfacente l’incontro con il sottosegretario Baretta. Aspettiamo risposte dal ministro Padoan“, ha aggiunto.
Sospesa martedì pomeriggio la seduta della Camera dopo l’invasione dei deputati della Lega.
“Fossimo stati noi a occupare i banchi del governo ci avrebbero preso a calci. Invece a questi manca poco che gli servano cappuccino e cornetto. Forse perché le nostre proteste sono realmente scomode e non delle messe in scena come quelle della Lega”, ha dichiarato la deputata M5s Carla Ruocco.