“Writing’s on the Wall” di Sam Smith, colonna sonora del nuovo capitolo di James Bond – “Spectre” – sarà disponibile dal 25 settembre. Il brano, scritto dall’artista multiplano, riporta onori ai cantautori inglesi: era dal 1965 che questo onore non veniva dato ad un britannico.
“E’ uno dei punti più alti che ho raggiunto in carriera – ha dichiarato Sam Smith – Sono onorato di annunciare che canterò il prossimo tema di James Bond. Sono molto eccitato di entrare a fare parte di questa iconica tradizione britannica e di unirmi in questo ad alcuni degli artisti che più mi hanno ispirato. Spero che la canzone vi piaccia almeno tanto quanto mi sono divertito nel comporla”.
Oltre a questo, Sam Smith può vantarsi di avere infranto un record addirittura ‘storico’: il suo album di debutto ‘In the Lonely Hour’, con 67 settimane di presenza nella top ten britannica, ha superato il precedente record di Emili Sandè con ‘Please please me’ (66 settimane), che a sua volta, dopo 49 anni, aveva superato i Fab Four, con 62 settimane di permanenza.
Con il brano ‘In the Lonely Hours’ Sam Smith si è aggiudicato 4 Grammy Awards, 3 Brit Awards, 6 Mobo Awards, Q and Ama Awards, vendendo 8,7 milioni di album e oltre 17 milioni di singoli nel mondo. In Italia Smith ha conquistato con ‘Stay with Me’ il Doppio Disco di Platino, con ‘I’m not the Only One’ e ‘Money on My Mind’ il Disco di Platino.
“Sono così sollevato – aveva dichiarato in radio – dall’aver finalmente ricevuto l’ok per parlare di questo pezzo che mi sembra di essere più leggero. Tenere il segreto è stata come la missione speciale di un agente segreto. Mi hanno chiamato Barbara Broccoli e il regista Sam Mendes e mi hanno detto: “sì adesso lo puoi dire. Tra l’altro è la canzone più veloce che ho mai scritto. Ci ho messo solo 20’, gliel’ho fatta ascoltare e l’hanno subito amata”.
Poi ha aggiunto: “Questo è uno dei punti più alti della mia carriera. Sono così eccitato che non sto nella pelle. Di fatto sono entrato a far parte della storia della cinematografia e della musica inglese e sono così tante e così importanti le star che sono passate prima di me da farmi tremare i polsi”. La scorsa settimana il cantante aveva rilasciato un’intervista con BBC Radio2 e a Jo Whitley aveva detto: “No, no e no. Sono sicuro di quello che dico. Scordatevi definitivamente che io possa essere l’interprete della colonna sonora di Bond. Ho troppe cose da fare, il tour australiano che finirò a dicembre e poi voglio stare a Londra, a casa con i mie amici”.