Acerra (Napoli) – “La Chiesa non può far finta di niente davanti ai figli di Dio che soffrono, ed è in quest’ottica che abbiamo organizzato questo cammino per la Giornata del Creato, durata un anno e conclusasi ad Acerra”. Così il cardinale Sepe, nella manifestazione di chiusura della giornata del creato ad Acerra (Napoli), nella cosiddetta “Terra dei fuochi”. “Abbiamo constatato che la gente soffre – ha detto – una sofferenza etica, morale, sociale, chiediamo alle istituzioni di assumersi le responsabilità”.
“Dobbiamo convertirci prima noi – dice il porporato – Se dobbiamo sensibilizzare gli altri sui problemi concreti delle famiglie dobbiamo prima essere convinti noi. Quindi, faremo catechesi affinché i sacerdoti siano sempre più coscienti di questi problemi”.
Dal presidente della Campania, Vincenzo De Luca, arrivano precisi impegni. “Entro poche settimane ricostituiremo il registro tumori per dare serenità alle famiglie”. Ammette che “sulle bonifiche non è stato fatto niente” mentre i fondi per tutelare i prodotti campani, ben 20 milioni, “sono stati spesi per concerti e addirittura 800mila per un Capodanno in Brasile, una bestialità”.
Per quanto riguarda il monitoraggio della diossina i dati saranno presentati il 18 all’Expo ma anticipa che “sono soddisfacenti per terra e acqua e un po’ preoccupanti per l’aria”. Conferma il “no a nuovi termovalorizzatori e discariche”. Per l’impianto di Acerra “porte aperte anche alle associazioni, ma dovete fidarvi delle istituzioni”.
Infine le ecoballe. “Faremo pulizia cominciando entro l’anno ma servono 500 milioni. Ho detto a Renzi che deve cacciare i soldi perchè ne perde l’immagine del Paese”. Fatti concreti. “Abbiamo ascoltato motivi di speranza – commenta il vescovo di Acerra, monsignor Antonio Di Donna – a partire dalla Chiesa tutta unita, non più solo una élite. La custodia del Creato dipende da me, da te, da tutti noi”. Così, come scriveva don Tonino Bello, “il deserto finalmente ridiventerà giardino”.