Varoufakis a Renzi: “Non si è liberato di me. Sono politicamente pronto a colpire”

di Stefania Arpaia

Atene – E’ stata immediata la risposta di Yanis Varoufakis alle parole del primo ministro italiano Matteo Renzi che durante la direzione del Pd, aveva detto in romanesco “Ce semo tolti di mezzo pure ‘sto Varoufakis”.

“Caro signor Renzi, ho un messaggio per lei – ha scritto sul suo blog il politico greco – può rallegrarsi quanto vuole per il fatto che non sono più ministro delle Finanze e neppure in Parlamento. Ma lei non si è liberato di me. Sono vivo e politicamente pronto a colpire, come dimostrano gli italiani quando cammino per le strade del vostro bellissimo paese”.

“No ciò di cui lei si è liberato – ha aggiunto – prendendo parte a quel vile colpo di mano contro Tispras e la democrazia greca lo scorso luglio, è la sua stessa integrità come democratico europeo. E forse la sua stessa anima. Per fortuna tutto ciò non è irreversibile. Ma lei deve fare seriamente ammenda”.

“Mi ha presentato come un apostata che ha lasciato Syriza e che ora è nelle terre selvagge della politica, ma sono rimasto fedele alla piattaforma. Non vedo l’ora che lei torni nelle fila dei democratici europei – ha concluso – Non siamo apostati ma compagni che non erano d’accordo sul fatto che Syriza diventasse il nuovo Pasok”.

Secondo Varoufakis, Renzi e gli altri leader europei si sono resi responsabili di “un bullismo intollerabile, di un ricatto e di pressioni disumane”.

Il premier durante l’incontro con i membri del suo partito, avvenuto lo scorso lunedì, aveva dichiarato: “Le scissioni funzionano molto come minaccia, un po’ meno nel passaggio elettorale. Chi di scissioni ferisce, di scissioni perisce”.

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