L’Unione europea sapeva fin dal 2013 del rischio di manipolazione dei test sulle emissioni da parte delle case automobilistiche. Lo afferma il Financial Times. A lanciare l’allarme un rapporto stilato due anni fa dal Joint Research Centre della Commissione Ue. Intanto, dopo lo scandalo che l’ha travolta, Volkswagen annuncia il richiamo di 11 milioni di vetture. Il viceministro ai Trasporti Nencini: “In Italia un milione di veicoli coinvolti”.
“C’è una previsione di massima che parla di circa un milione di auto – ha detto Nencini, a Genova per il meeting nazionale dei centri privati per le revisioni dei veicoli -. L’auspicio è che Volskwagen risolva rapidamente questa voragine che si è aperta”.
Volkswagen avviserà con una lettera tutti i proprietari delle vetture coinvolte nel maxi-richiamo. L’intervento – sottolinea il gruppo tedesco – sarà completamente gratuito. Top secret, al momento, i costi dell’operazione.
All’indomani della nomina del nuovo amministratore delegato di Volkswagen lo scandalo che ha travolto il gigante di Wolfsburg rischia di allargarsi anche alleistituzioni politiche del Vecchio Continente. E non solo a quelle comunitarie. Scrive ancora il Ft: “Né le autorità a Bruxelles, dotate di poteri limitati, né quelle degli Stati nazionali si sono attivate fino allo scandalo di questi giorni”.
“I ricercatori Ue hanno misurato solo le emissioni delle auto, non i motori (cui non avevano accesso), scoprendo gas in laboratorio diversi da quelli su strada: una cosa nota che ha portato la stessa Ue a introdurre test su strada dal 2016”. Lo ha chiarito un portavoce della Commissione ricordando che spetta agli Stati, non a Bruxelles, verificare software incriminati come quello di Volkswagen.
Come detto, Suzuki ha deciso di mettere una pietra sopra all’alleanza, mai decollata, con Volkswagen per le auto ibride ed elettriche. La casa giapponese ha infatti annunciato di aver venduto la quota rimanente di azioni in suo possesso. Separatamente Porsche, in un’e-mail, fa sapere di aver acquistato proprio da Suzuki l’1,5% di Volkswagen.
La Svizzera ha bloccato la vendita dei veicoli diesel del gruppo Volkswagen coinvolti nello scandalo dei test. Lo riporta Bloomberg citando Fedro, l’ufficio federale della viabilità elvetico. Le macchine già vendute e immatricolate non sono colpite dal provvedimento, che riguarderebbe circa 180mila veicoli.