Napoli – Protestano i dipendenti della “Ge.se.ce.di” che si sentono abbandonati dalla società e dal comune. Dopo giorni di presidio alcuni lavoratori sono saliti sui cornicioni del centro direzionale di Napoli, minacciando di lanciarsi nel vuoto se non verranno date risposte alla loro vertenza.
Il Comune metterebbe a rischio il loro posto di lavoro. “Siamo al servizio del Centro Direzionale da quando è sorto e oggi, dopo venticinque anni, rischiamo di finire in mezzo alla strada – spiegano i lavoratori – in quanto il Comune di Napoli ci ha comunicato che, dal 28 ottobre, subentrerà nei servizi delle aree definite pubbliche, e, quindi, non riconosce il nostro lavoro in alcun modo. Non abbiamo avuto vita facile in questi anni, con il Comune che è sempre venuto meno ai propri impegni nei confronti del Consorzio e con i condomini che hanno iniziato a non pagare la quota consortile, ma non si era mai giunti al punto di disperazione in cui siamo”.
Sull’argomento anche il componente del Consiglio direttivo di Gesecedi, Mauro Del Giudice, che ha sottolineato: “Abbiamo prospettato al Comune alcune ipotesi di collaborazione, tenuto conto che esso subentrerà con i suoi servizi solo nelle aree cosiddette pubbliche mentre il Consorzio continuerebbe ad occuparsi delle restanti aree private del Centro direzionale, dove vengono garantiti servizi fondamentali, dalla pulizia alla manutenzione alla sicurezza, alla luce dell’altro tasso delinquenziale di questo territorio, ma, ad oggi, non abbiamo ancora ricevuto riscontro. Il risultato è che temiamo per il futuro di tutti i nostri lavoratori ma anche per le condizioni di vita e di lavoro dei condomini, residenti e commercianti”.