Napoli – Dopo la sospensione dovuta alla presentazione di ben 92 emendamenti, il Consiglio comunale di Napoli tornerà a riunirsi il 23 ottobre, a partire dalle ore 10, per l’approvazione della convenzione-ponte tra Comune e Società sportiva calcio Napoli.
“Nella convenzione che andremo a fare non è più ammissibile che ci siano biglietti circolari, che chiunque rappresenti un’autorità possa trasferirli ad altri”. Questa la posizione espressa dal sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, in relazione alla polemica relativa ai tagliandi ‘riservati’ ai consiglieri comunali e al loro utilizzo.
Il primo cittadino, dunque, traccia la strada che il Consiglio comunale, convocato per venerdì 23 ottobre, per approvare la convenzione tra amministrazione e società Calcio Napoli dovrà seguire. L’obiettivo è rendere i tagliandi incedibili. Ma non solo. La maggioranza – a quanto riferito da de Magistris – si presenterà in aula con una serie di proposte, raccolte in un maxi emendamento, tra cui rafforzare il numero di biglietti riservati a scuole e diversamente abili che – come sottolineato dal sindaco – “in questi anni, grazie a un accordo con la società calcistica abbiamo portato a 450 per ogni partita”.
Nel maxi emendamento saranno inserite anche il rafforzamento del trasporto pubblico per le gare serali a carico della società e la previsione di partite per beneficenza il cui incasso sia utilizzato per la manutenzione degli impianti sportivi cittadini.
“Nel documento – ha spiegato il sindaco – vogliamo raccogliere le parti buone del dibattito, raccogliere anche i contributi che vengono da altri, ma – ha aggiunto – bisogna anche evidenziare che c’è chi fa ostruzionismo e moralismi”.
Per quanto riguarda la proposta, avanzata da alcune forze politiche, di eliminare del tutto la Tribuna Autorità, de Magistris ha chiarito che “è un discorso che deve valere per tutte le autorità che tuttavia – ha sottolineato – sono persone invitate dalla società e dunque ritengo che, come è sempre stato, si debba lasciare alla società la libertà di invitare chi vuole. Non credo – ha concluso – che la malapolitica sia qui”.