Aversa – “Ebbene diversamente da quello che auspicavano le minoranze, il bilancio di previsione così come approvato in Giunta e portato in Consiglio Comunale ha superato anche il vaglio del commissario prefettizio”.
Rosario Capasso, capogruppo uscente di “Noi Aversani”, torna sull’approvazione del bilancio da parte del commissario e continua: “Vaglio significativo pregno di coerenza e in asse con le previsioni di entrata e aderente alle previsioni di spesa. L’amministrazione Sagliocco si è distinta nell’agire in modo da non pregiudicare le potenzialità di sviluppo della comunità locale attraverso un eccessivo carico fiscale e da non comprimere eccessivamente l’offerta dei servizi attraverso un taglio indiscriminato della spesa”.
Capasso scende nel particolare: “Nonostante la spending review, questa amministrazione, fin dal primo giorno del suo insediamento, è riuscita anche a garantire i servizi non obbligatori e mi riferisco a: impiego di personale Lsu in integrazione salariale; mensa scolastica; esenzione ticket mensa per le fasce sociali più deboli; trasporto scolastico agli utenti disabili; soggiorno anziani; attività ludico-ricreative per anziani; attività culturali in occasione delle principali feste religiose della città. Inoltre, non va sottaciuto che questa amministrazione anche con cinque milioni di euro non ricevuti dal governo centrale dal 2012 ad oggi è riuscita a non applicare l’Imu sulla prima casa non aumentare l’Imu sulla seconda casa non aumentare la Tari e a non applicare la Tasi per chi ha solo la prima casa e per gli affittuari. L’amministrazione Sagliocco è riuscita a rispettare sempre gli obiettivi del patto di stabilità”.
Per quanto riguarda le opere, Capasso conclude: “Senza dimenticare le cose fatte in solo tre anni: Tribunale di Napoli Nord, via Roma in itinere, Parco Pazzi, Parco Balsamo e Parco Ninì Grassia, via Vito D’Jasi, viale Olimpico, I Sagrati, e il progetto definitivo di San Domenico, la rete wireless, l’ampliamento del cimitero allegato al bilancio, cose impensabili. Scusate se abbiamo lasciato gli aversani così all’improvviso e con i cantieri aperti. Non è stata colpa nostra”.