Bilancio, Della Valle: “Quello approvato dal commissario non è il Vangelo”

di Antonio Arduino

Aversa – Non era animato da spirito polemico il commento dell’ex consigliere di maggioranza Stefano Di Grazia all’approvazione del bilancio, ma la polemica è nata comunque. A darle voce sono i due ex consiglieri di opposizione Michele Galluccio e Gino Della Valle.

“Di Grazia esulta senza motivo perché il commissario ad acta non poteva fare altro che approvare il bilancio di previsione”, dice Galluccio. “Per il ruolo rivestito il funzionario della prefettura non poteva fare altro e Di Grazia lo sa bene”, aggiunge l’esponente di Forza Italia.

Più duro il commento di Gino Della Valle, ex consigliere di opposizione, indipendente. “Come la famosa canzone di Eros Ramazzoti ‘C’è qualcosa che non torna. C’è qualcosa che non gira…’ tutti sono soddisfatti in città”, scrive Della Valle. “L’ex opposizione è soddisfatta per aver mandato a casa un’amministrazione incapace. L’ex maggioranza è soddisfatta perché – dice – il prefetto ha approvato il bilancio di previsione. Poi c’è la città che sembra ancora più soddisfatta. Di Grazia dovrebbe sapere che quello che è stato approvato è solo il bilancio di previsione non è certo il Vangelo”. “Il bilancio – ricorda Della Valle – è uno strumento iper flessibile e che quindi può essere variato in modo anche sostanziale in qualunque momento. Il Commissario bene ha fatto a non approvare nessun emendamento. Sarebbe stato un intervento politico che non gli può e non gli deve appartenere. Peccato che non sono stati valutati le tante questioni pregiudiziali che sono state presentate in Consiglio Comunale”.

“Comunque – continua l’ex consigliere – sono fermamente convinto che il Prefetto Campanaro del Piano Triennale dei Lavori Pubblici attiverà ben poche opere. Certamente non quelle che hanno una connotazione di scelta politica come il project financing sul Cimitero. Sicuramente e giustamente daranno la priorità alle Opere con i finanziamenti a rischio come la pista di atletica e la pista ciclabile del parco Coppola”. “Ognuno si propone per qualcosa in relazione ai propri convincimenti e ai propri interessi e riferimenti culturali. Personalmente – dice – non ho mai sostenuto progetti che erano palesemente contro la collettività a favore di qualche monopolista che si deve arricchire sul cimitero della nostra città”.

“Non riconosco certamente all’amico Di Grazia il ruolo di giudice degli interessi della città. La passata maggioranza – osserva Della Valle – ci ha lasciati con debiti economici e morali grandi. Con tantissime opere non realizzate, con pochi cantieri aperti e mai chiusi, con una quota di differenziata ridicola, con i fondi del Piu Europa non spesi, con atti amministrativi mal fatti che gridano vendetta, con degli scempi urbanistici enormi, con il Puc non approvato, con il Pip saltato, con 5 milioni di euro di pannelli fotovoltaici non spesi, con contenziosi giudiziari che rischiano di far saltare l’Ente, con un politica culturale e turistica limitata alle luminarie di natale e agli sprechi del primo ed ultimo festival di Jommelli”. “Per questo – conclude – non posso che esprimere grandissima soddisfazione per la fine di questa amministrazione”.

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