Cesa – Ormai da quando si è insediata l’amministrazione Guida, a Cesa continuano a verificarsi eventi inspiegabili avvolti dal mistero. Dopo la leggenda dei segnali smarriti da Via Parini (sembra che la rimozione materiale dei segnali fu fatta materialmente dal sindaco) a cui è seguita un interrogazione dal gruppo Cesa C’è, ancora senza risposta, questa volta un altro mistero attrae i cittadini del nostro “strano” paese.
Si tratta dell’Ordinanza “fantasma” n°46 del 18/10/2015 pubblicata sul sito del Comune di Cesa il 20/10/2015. Ebbene, com’è noto alla cronaca locale, domenica 18.10.2015 la Pro Loco ha organizzato un evento nello storico Palazzo De Marinis di Via De Tilla per la presentazione della proposta di legge “conservazione e valorizzazione delle alberate aversane o viti maritate al pioppo” con tanto di logo comunale (e altri inutili e fuori luogo).
Durante lo svolgimento della manifestazione nelle strade adiacenti Palazzo De Marinis si è creato un caos di auto parcheggiate in sosta vietata con consequenziale traffico in tilt, tanto che alcuni residenti del posto, non ricevendo risposta dal comando dei vigili urbani (impegnati in Via Garigliano) hanno contatto il 112 e appena giunta sul posto una volante dei carabinieri ha iniziato a redigere contravvenzioni per divieto di sosta.
E fin qui nulla di strano. Il problema è sorto quando alcuni organizzatori dell’evento, nonché illustri relatori, hanno trovato sul parabrezza dell’auto la contravvenzione. Apriti cielo!!! Caos ed imbarazzo da parte del sindaco e degli amministratori presenti che chiamati in causa dagli “illustri” multati non sapevano come giustificarsi.
Infatti il sindaco, indaffarato a preparare il proprio intervento alla manifestazione (forse per accaparrarsi meriti non propri ma di chi da vent’anni si impegna per la conservazione e valorizzazione delle alberate aversane o viti maritate al pioppo) non si era preoccupato di impartire direttive per predisporre un adeguato servizio di viabilità.
Ma il sindaco Guida ha mille risorse ed escogita una soluzione per ovviare allo strafalcione. Come? Ecco entrare in scena l’Ordinanza “formaggino”. Un’ordinanza fantasma, sconosciuta a tutti, anche agli organizzatori dell’evento, ordinanza datata 18/10/2015 (di Domenica quando il Comune è notoriamente chiuso, nonché giorno stesso dell’evento della Pro loco) e pubblicata il 20/10/2015 due giorni dopo la manifestazione.
Che senso ha pubblicare un’ordinanza dopo che cessa la sua validità? Secondo una leggenda il sindaco Guida, su tutte le furie dopo aver fatto la brutta figura per le contravvenzioni ricevute dai relatori, si sarebbe recato in Comune e avrebbe redatto l’ordinanza, ma ormai la “frittata” era fatta. La leggenda continua sostenendo che tale ordinanza servirà a sostegno dei ricorsi che verranno fatti alle contravvenzioni elevate.
Noi non ci pronunciamo, per il momento, ma se la leggenda (anche questa volta) dovesse trovare conferma è il caso di dire che “la toppa è peggio del buco”.
Cesa C’è