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Aversa – La vita appesa ad un filo non è sempre un modo di dire.
È questo il caso di Giacomo (il nome è di fantasia) che per vivere ha proprio bisogno di un filo, quello del telefono che collega il defibrillatore installatogli dagli specialisti dell’ospedale “Monaldi” di Napoli per tenere sotto controllo il suo cuore che fa i capricci.