Carinaro – E’ stata una visita privata, senza clamori, quella che il sindaco Annamaria Dell’Aprovitola ed altri amministratori di Carinaro, il paese in cui abita il sovrintendente Nicola Barbato, rimasto gravemente ferito nella serata di giovedì scorso a Fuorigrotta nel corso di un appostamento antiracket, hanno fatto al poliziotto e ai suoi familiari presso l’ospedale napoletano Loreto Mare, dove la vittima, che ha avuto anche la visita del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è ricoverato da allora e lotta contro la morte.
Al nosocomio napoletano, nella mattinata di giovedì, sono giunti il primo cittadino, il suo vice Lello Sardo e l’assessore alle Politiche sociali, Giovanni Zampella, ex comandante della Polizia municipale. “Abbiamo avuto occasione – ha dichiarato Zampella – di incontrare la moglie e i due figli di Nicola, oltre che dei fratelli, di cui uno finanziere. Tutti hanno tenuto a sottolineare la vicinanza dimostrata non solo dalle istituzioni, ma da tutti, anche normali cittadini. In particolare, hanno evidenziato l’operato dei poliziotti che fanno anche da spola per accompagnarli dall’ospedale all’appartamento messo a disposizione della famiglia a Napoli, assicurando una presenza costante”.
L’assessore Zampella parla anche delle condizioni di salute di Barbato: “I familiari ci hanno detto che riesce a comunicare con loro con il labiale, non riuscendo ancora a fonetizzare, muove gli arti superiori mentre per quelli inferiori, sebbene i medici non si sono ancora pronunziati, si continua a sperare per una loro ripresa”.
Ieri il sindaco Dell’Aprovitola ha dichiarato: “Insieme alla mia amministrazione, mi stringo alla sofferenza che in questi giorni sta attraversando la famiglia. Tutta la solidarietà di questa amministrazione e del paese intero per quell’onesto cittadino, quale è Nicola, e per la sua famiglia. Sono momenti difficili per tutta la città e non mi stancherò mai di dire che qualsiasi cosa sia che sia in potere a questa amministrazione verrà fatto”. “È una tragedia quella che ha colpito la famiglia Barbato. – ha aggiunto il primo cittadino – Nicola è stata ferito mentre difendeva la libertà e la sicurezza di tutti. Il suo operato, così come la sua persona, meritano rispetto. Nonostante siano passati ormai giorni dal ferimento di Nicola, io, come del resto tutta la comunità siamo in apprensione per il suo stato di salute, le sui condizioni restano critiche”.