Aversa – “Il Partito democratico di Aversa metterà in campo una lista altamente competitiva per puntare alla vittoria elettorale e porre fine così ad un periodo particolarmente buio per la nostra città”.
Lo dichiara il segretario cittadino Carmine Esposito che venerdì ha presieduto una importante riunione del direttivo cittadino durante la quale è stato fatto il punto della situazione in vista della consultazione elettorale dell’anno prossimo.
“Mancano ormai otto mesi al voto – spiega – per cui abbiamo l’obbligo di farci trovare pronti. In queste settimane, lontano dal clamore dei giornali, abbiamo lavorato tanto per aprire la nostra lista e trovare candidati. Posso dire che la nostra sarà una lista inclusiva, non limitata soltanto agli aderenti al partito ai quali va comunque il mio ringraziamento per la disponibilità data a partecipare direttamente alla competizione elettorale. Nella lista ci sarò io stesso, la presidente Elena Caterino e il gruppo dirigente. Abbiamo avuto tante richieste dalla società civile, dal mondo delle professioni. Una lista composta da quanti hanno a cuore le sorti della città 365 giorni all’anno e non soltanto durante le competizioni elettorali. Una lista di rottura rispetto a chi ha già miseramente fallito nell’amministrazione di questa città e che tenta di riaccreditarsi come il nuovo. E’ ora di scrivere la parola fine con la guerra di potere tra le solite famiglie che decidono il destino di Aversa. Il Partito democratico e la coalizione di centrosinistra sono in grado di raccogliere la sfida del governo della città perché ha un percorso serio e credibile alle spalle e idee concrete per lo sviluppo economico e la rigenerazione urbana”.
“A breve -aggiunge – presenteremo anche le linee guida programmatiche per poter dare basi concrete al percorso di costruzione di una coalizione ampia e vincente. In questa fase è aperto un dialogo con l’Udc e un tavolo di confronto. La nostra roadmap è questa: coalizione, programma e poi candidato a sindaco. E’ bene ribadirlo per i cittadini che possono essere disorientati da questo continuo totonomi”.