Mondragone – La legalità siamo noi, non loro! L’Autorità nazionale anti corruzione (Anac), presieduta dal giudice Raffaele Cantone, ha dato ragione all’esposto delle opposizioni consiliari di Mondragone.
Come reclamato dalle minoranze, è stato ulteriormente ribadito che non è possibile suddividere un affidamento diretto, superiore ai 40mila euro, a professionisti senza gara pubblica.
L’Anac è stata perentoria sull’operato della maggioranza ribaltonista Cennami/Schiappa: quanto fatto è “un artificioso frazionamento degli incarichi”, “l’elusione delle procedure concorsuali” e “viola le disposizioni in materia legislativa”.
Il provvedimento dell’Anac, quindi, è una bocciatura senza appello. Il finto abbaiare per il rispetto della legalità, della trasparenza e delle regole di una maggioranza che ha abusivamente occupato il Comune di Mondragone, è stato definitivamente smascherato.
Con quale autorità morale hanno il coraggio di rivendicare una diversità che – nei fatti – sta da tutt’altra parte?
Chi sarebbe, a questo punto, il “passato” o il “trapassato” della politica: chi vuole ed ottiene il rispetto delle regole o chi, invece, affida artificiosamente incarichi professionali agli amici di partito, eludendo le regole fondamentali della buona amministrazione?
Il Partito Democratico di Cennami spieghi adesso che cosa intende per trasparenza amministrativa, mentre il sindaco Schiappa e i suoi chierici facciano conoscere alla città se è più importante la loro transumanza politica da un partito all’altro o l’interesse della città.
Risposte, probabilmente, non ne arriveranno perché il loro intento è quello di colonizzare ogni casella libera, costi quel che costi.
Invece, se avessero un minimo di dignità politica, dovrebbero dimettersi immediatamente. Andate a casa, non siete meritevoli di rappresentare la nostra città!
Il consigliere comunale Giuseppe Piazza
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